Uno spaccato di Nomadelfia al Cinema Eden

Legge di fraternità, il docufilm del regista Ivan Corbucci, in prima proiezione pubblica al Cinema Eden martedì 25 ottobre, alle 21.

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Il modulo del Laboratorio Teologico Realino (LTR) sul tema Uno solo è il vostro Padre e voi siete tutti fratelli (Mt 23,8)”, dedicato all’enciclica Fratelli tutti, terminerà martedì 25 ottobre, alle 21, al Cinema Eden a Carpi, quando sarà proiettato il docufilm inedito Legge di fraternità del regista Ivan Corbucci. Ingresso gratuito. 

Il modulo del Laboratorio Teologico Realino, organizzato insieme al Consiglio Missionario Diocesano e al Settore Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico Diocesano, rientra nel progetto Nomadelfia, profezia di giustizia e fraternità, che proprio con la visione del docufilm giungerà a conclusione.

Ivan Corbucci, regista e autore di documentari per il programma Geo di Rai, sarà presente al Cinema Eden per una serata che rappresenta la prima proiezione pubblica del suo lavoro. Tutto è nato dal trovarsi come vicine di casa le famiglie di Nomadelfia Roma. “Io e il capogruppo – racconta – siamo diventati amici ed è stato lui a raccontarmi di questa realtà. Mi ha da subito incuriosito, soprattutto la comunità che si trova a Grosseto. Ho iniziato a frequentarli e sono rimasto colpito sia dal loro stile di vita che dalla loro interpretazione della religione, dal ‘piccolo mondo’ che hanno creato rendendosi quasi completamente autosussistenti. Mi è venuta voglia di realizzare una storia narrando le persone nella loro quotidianità attraverso il loro stesso attaccamento al territorio, nella loro semplicità”. Nel frattempo, però, è arrivato il covid. Ma, sottolinea Corbucci, “per quanto si possa pensare e scrivere questi racconti, alla fine prendono la direzione in base agli eventi, quindi anche la pandemia, per così dire, è entrata nel documentario. Ho voluto porre l’attenzione su come i nomadelfi abbiano vissuto il lockdown”. Il docufilm è così strutturato come un racconto corale che dà spazio a più punti di vista. “La narrazione – spiega – si costruisce su due linee parallele: una di contenuti parlati e un’altra di rappresentazioni visive riguardanti le giornate di vita quotidiana che si susseguono cronologicamente”. Un altro aspetto a cui Corbucci ha prestato particolare attenzione è “l’importanza che i nomadelfi attribuiscono alla memoria, all’archivio cinematografico che posseggono e alla loro capacità di raccontarsi”. 

Martedì 25 ottobre, al Cinema Eden, ci sarà il saluto delle autorità, e interverrà, insieme al regista Corbucci, anche un rappresentante di Nomadelfia. Al termine della proiezione ci sarà uno spazio libero di incontro e di confronto dal titolo Posso dire una cosa? 

Info e prenotazioni: Cinema Eden, www.cinemaedencarpi.it

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