Inaugura sabato 10 settembre alle ore 17 la mostra “Giordano Montorsi-Sandra Moss. Rerum perturbator, Distruptor of things”, a cura di Elena Giampietri, presso Palazzo dei Principi di Correggio (RE). Orari: martedì, giovedì, domenica e festivi 10 – 12.30 e 15.30-18.30; sabato 15.30-18.30. Fino al 09 ottobre.
Il progetto espositivo nasce da urgenze sociali molto attuali: la conservazione del pianeta, i cambiamenti climatici e la guerra. L’arte di Montorsi e Moss vuole essere un’occasione di riflessione e presa di coscienza. La prima sezione della mostra, con opere di Sandra Moss per la maggior parte ad encausto, è un omaggio al regalo che quotidianamente la natura ci offre: respiro, scoperta, silenzio, dialogo interiore ed armonia. “La ricerca nasce dallo stretto contatto con la natura mentre cammino nei dintorni di Canossa, area protetta del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano – commenta Moss. Si può dire che io lavori direttamente nel bosco”. In “Faccio finta di niente”, Moss 2012 c’è un monito a non essere indifferenti di fronte all’intervento dell’uomo, a lasciar respirare la natura. Raccordo tra la prima e la seconda sezione, dedicata alle opere di Giordano Montorsi, è “Dormono le verdi valli al tramonto”, 2006-2007. La natura ha le sue leggi e il suo equilibrio. E’ dell’uomo la presunzione di superiorità, la volontà di modificarne l’armonia, di inserirsi come disturbatore di quest’equilibrio e distruttore. Montorsi ha voluto esplicitamente affiancare a No war nowhere, 2011 il pensiero di Papa Francesco, per ribadire la sua denuncia sociale: “La guerra stravolge tutto, è follia pura, il suo unico obiettivo è la distruzione e se avessimo memoria, non spenderemmo decine, centinaia di miliardi per il riarmo, per dotarci di armamenti sempre più sofisticati, per accrescere il mercato e il traffico delle armi che finiscono per uccidere bambini, donne, vecchi: 1981 miliardi di dollari all’anno, secondo i conteggi di un importante centro studi di Stoccolma. Segnando un drammatico + 2,6% proprio nel secondo anno di pandemia, quando invece tutti i nostri sforzi si sarebbero dovuti concentrare sulla salute globale e nel salvare vite umane dal virus” (Papa Francesco, dall’Introduzione a Contro la guerra. Il coraggio di costruire la pace, 2022). Tra i pezzi più importanti di Montorsi anche: “Horror Mirror”, 2009 e “Totem con figure metacosmiche” (1991-2022).
Giordano Montorsi nasce a Ventoso di Scandiano il 9 aprile 1951. Artista, è stato professore ordinario di Tecniche Pittoriche e di Tecnologia delle Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Urbino, di Venezia e di Milano. Dagli anni ’70 ad oggi ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive in varie città italiane e all’estero. Il suo lavoro, da sempre vario, si apre alle più disparate discipline. Sue opere sono esposte nei Musei di Reggio Emilia, Pescara, L’Aquila, Torre Pellice, Troina. È stato uno degli ideatori e fondatori della rivista d’arte “Origini”. Dal 2011 al 2016, collabora con l’artista Sandra Moss alla realizzazione di ArtPoint 18.
Sandra Moss, artista americana, nasce in Ohio, USA nel 1954. Arriva a Venezia nel 2002 per studiare le tecniche pittoriche tradizionali italiane all’Accademia di Belle Arti di Venezia. Dal 2003 vive e lavora a Macigno, un borgo matildico, in una zona naturale protetta. La sua pittura parte dal contatto con la natura ed esplora, si confronta e dialoga con l’universo naturale che ci circonda. Ha preso parte a esposizioni personali e collettive in Italia e negli USA. Dal 2003 collabora con Giordano Montorsi con installazioni in spazi pubblici e nello spazio storefront Artpoint 18.