Stadio Cabassi: ora si deve decidere!

Lo Stadio Sandro Cabassi continua a non poter essere considerato la casa dell'Athletic di Claudio Lazzaretti. Nonostante il dialogo non manchi, fra la Società biancorossa e i tecnici dell'Amministrazione Comunale, non è ancora stato possibile riuscire a trovare una quadratura su una convenzione ponte né, tantomeno, si conoscono i tempi di pubblicazione del bando per l'assegnazione pluriennale dell'impianto. Trascorsi nove mesi, e concluso definitivamente l'iter giudiziario che ha portato all'ufficiale estinzione del vecchio Carpi, continuano a susseguirsi solamente fumate nere.

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L’Athletic Carpi, superato il piccolo focolaio di Covid 19 che ha limitato la possibilità di lavoro del gruppo squadra e imposto il rinvio della gara in programma contro il Ravenna (recupero fissato il 1° maggio, alle 15), ha ripreso i lavori con la voglia di giocarsi le ultime speranze di qualificarsi ai prossimi Play Off del Girone D. Un tour de force, con bandiera a scacchi prevista il 22 maggio, che vedrà capitan Aldrovandi e compagni affrontare, nell’ordine, Ravenna, Rimini, Lentigione, Seravezza e Ghiviborgo. Un’impresa non semplice da affrontare senza il centrocampista Alessandro Muro: per l’ex Correggese una diagnosi di quattro settimane di stop che di fatto chiude anticipatamente il suo campionato… a meno di qualificazione ai play off. 

L’ATHLETIC CERCA CASA – Lo Stadio Sandro Cabassi continua a non poter essere considerato la casa dell’Athletic di Claudio Lazzaretti. Nonostante il dialogo non manchi, fra la Società biancorossa e i tecnici dell’Amministrazione Comunale, non è ancora stato possibile riuscire a trovare una quadratura su una convenzione ponte né, tantomeno, si conoscono i tempi di pubblicazione del bando per l’assegnazione pluriennale dell’impianto. Trascorsi nove mesi, e concluso definitivamente l’iter giudiziario che ha portato all’ufficiale estinzione del vecchio Carpi, continuano a susseguirsi solamente fumate nere. Una stortura che, inevitabilmente, rallenta i piani e la programmazione dell’Athletic Carpi e ne ritarda lo studio del budget per la stagione 2022-23. La comprensibile fretta del Patron Claudio Lazzaretti, che continua a dialogare con varie espressioni cittadine a caccia di asset per allargare il perimetro delle compagini e dare forma ad un vero ed attivo settore giovanile, continua a scontrarsi con una situazione che non avanza e di conseguenza non si avvicina alla sospirata risoluzione. In caso di mancato accordo in tempi celeri a farne le spese potrebbe essere lo Stadio stesso: i volontari, che hanno con la loro opera completamente rivitalizzato il verde dell’impianto cittadino, potrebbero – anche a causa dello stallo della situazione e di una mole di lavoro che necessiterebbe immediati “rinforzi”- non proseguire il loro supporto al termine del campionato. Un problema serio che potrebbe far ricadere i manti erbosi – di Stadio e antistadio – nel medesimo stato di abbandono nel quale versavano al termine dell’esperienza di gestione del Carpi FC 1909. Per i motivi sopracitati, oltre al fatto che alla comunità costerebbe ben di più un “Cabassi non convenzionato”, urge giungere alla formulazione di un bando che permetta l’assegnazione di gestione e utilizzo. 

JUNIORES: MISSIONE COMPIUTA – Stagione da incorniciare per la selezione giovanile biancorossa. Gli uomini di mister Borciani, con l’1-1 colto nella battaglia di San Pietro in Casale contro il Progresso, hanno ottenuto l’aritmetica certezza di partecipare ai play off. Un risultato prezioso e insperato, specialmente se si considera il consistente ritardo con il quale questa rosa è stata composta dal Dg Ruggero Bellini e da mister Pellacani, poi promosso nello staff della prima squadra al fianco di Massimo Bagatti. Soddisfazione piena per la società che ora va misurata con una post season che vede i biancorossi partire senza il favore dei pronostici ma pienamente in grado di creare più di un grattacapo alle romagnole Forlì, Rimini e Ravenna. 

Enrico Bonzanini