Gli sferra un pugno in faccia in pieno giorno: aggredito il tabaccaio di corso Pio

“Mi ha sferrato un pugno in pieno viso con una freddezza che mi ha lasciato di ghiaccio”. Così Gianni, titolare della Tabaccheria di Corso Alberto Pio, ancora scosso, racconta l’aggressione subita oggi, intorno alle 13,30 davanti al suo negozio. In pienissimo giorno, sotto al portico del Grano e davanti al palazzo comunale, a dimostrazione, prosegue, “di come questi ragazzi non abbiano paura di nulla e non temano nessuno”. 

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“Mi ha sferrato un pugno in pieno viso con una freddezza che mi ha lasciato di ghiaccio”. Così Gianni, titolare della Tabaccheria di Corso Alberto Pio, ancora scosso, racconta l’aggressione subita oggi, intorno alle 13,30 davanti al suo negozio. In pienissimo giorno, sotto al portico del Grano e davanti al palazzo comunale, a dimostrazione, prosegue, “di come questi ragazzi non abbiano paura di nulla e non temano nessuno”. Tutto è cominciato dentro all’esercizio pubblico quando il giovane, alla richiesta di esibire un documento inizia a innervosirsi: “mi ha risposto di essere maggiorenne ma di non avere con sé i documenti pertanto, malgrado la sua insistenza, – racconta Gianni – non gli ho venduto le sigarette. Mentre continuava a insultarmi e a minacciarmi l’ho invitato più volte a uscire”. Una volta fuori, ha aspettato che anche il tabaccaio uscisse per poi colpirlo in faccia. “E’ stato un gancio secco. Il colpo di qualcuno che è abituato a fare a cazzotti ed è stata proprio questa consapevolezza a turbarmi maggiormente”.  Davanti alla Caffetteria di via Mazzini, Gianni insieme ad un’altra persona che ringrazia di cuore, ha acciuffato il giovane: “scalciava come un matto ma lo abbiamo tenuto fermo e non c’è stato nemmeno bisogno di allertare le Forze dell’Ordine dato che nel frattempo abbiamo visto avvicinarsi l’auto della Polizia Locale”. In centro storico non tira una bella aria… “queste bande di giovanissimi devono essere fermate. La violenza non può non essere punita. Non avrei mai pensato di essere aggredito così, mentre non stavo facendo altro che il mio lavoro”, conclude Gianni.

Un episodio gravissimo che non può – e non deve – restare impunito.

Jessica Bianchi