Coro di voci bianche, è boom!

Tra i gruppi presenti in città spiccano il coro Fantasia di Note e il coro Teen Voices che si riuniscono ogni lunedì pomeriggio presso la parrocchia del Corpus Domini. Le maestre Stefania Malavasi, Marianna Sammartino e Cinzia Ruggeri hanno spiegato i motivi alla base del successo.

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Un coro di trenta voci giovani e trillanti si leva ogni lunedì pomeriggio a partire dalle 17,30 dal salone principale della Parrocchia del Corpus Domini. 

Sono i bambini del coro Fantasia di Note e gli adolescenti del coro Teen Voices capitanati da Stefania Malavasi, Marianna Sammartino e Cinzia Ruggeri, maestre ed esperte di canto corale che si sono conosciute da bambine cantando insieme, e che negli anni hanno continuato a coltivare la loro amicizia e la loro passione per il canto.

“Il ritorno alla coralità infantile e giovanile – ha spiegato Stefania Malavasi, che oltre a insegnare canto è anche maestra di scuola d’infanzia – rappresenta il desiderio delle famiglie di formare educando al bel canto ma anche ai valori democratici e al rispetto civico”.

In che senso il coro aiuta a sviluppare il senso di democrazia nei piccoli e nei giovani?

“Perché allena ad autoregolarsi e migliorarsi, ad armonizzarsi per valorizzare le proprie competenze e quelle degli altri, il tutto a favore di un unico grande risultato. I ragazzi che per natura hanno la voce migliore, più potente e sviluppata, non possono prevalere sul suono di gruppo perchè con la loro qualità musicale devono arricchire il suono di quelli che sono meno potenti. Viceversa, i ragazzi che hanno la voce più debole sono stimolati ad arrivare al livello vocale degli altri. Devono suonare tutti come uno nel coro. Poi, nelle parti solistiche, ognuno approfondisce la sua qualità individuale”.

Cosa prevede il percorso formativo dei giovani coristi delle voci bianche e teen?

“Il percorso formativo dei giovani coristi prevede certamente lo studio della tecnica vocale di base, ma anche lo sviluppo della pratica vocale d’insieme corale che rappresenta un potentissimo mezzo di educazione civile, poiché istruisce al rispetto dell’altro. La voce è uno strumento alla portata di tutti, da scoprire ed utilizzare attraverso la guida di maestri con esperienze in campo corale. Un fatto interessante e molto positivo che abbiamo riscontrato in questi anni è che una volta iniziato l’iter del canto corale sono pochissimi quelli che lo abbandonano, ed è immenso il valore dello stare insieme che perdura nel tempo. Cantare fa bene all’anima, ed il coro aiuta a vivere meglio, con uno scopo nella vita. E’ una piccola società che, come lo sport di squadra, insegna il rispetto verso gli altri”.

Per informazioni e prenotazioni contattare Stefania Malavasi al n° 3347887874.

Chiara Sorrentino 

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