Chiesa in lutto per la morte di don Francesco Cavazzuti

Il 27 agosto 1987 aveva subito l’attentato in Brasile commissionato per eliminarlo ma riesce a salvarsi perdendo la vista.

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Don Francesco Cavazzauti si è spento all’alba di oggi, sabato 7 agosto, presso la Casa del Clero di Carpi. Attualmente ospite presso la Casa del Clero in Seminario don Francesco, aveva 86 anni, era nato a Cibeno di Carpi il 19 ottobre 1934. Ordinato sacerdote il 29 giugno 1958 da monsignor Artemio Prati. Nei primi anni di sacerdozio ricopre diversi incarichi, cappellano a Quarantoli, a Carpi insegnante nelle scuole medie del seminario, poi cappellano nelle fabbriche e segretario del Vescovo. Nel 1969 manifesta la sua vocazione missionaria e chiede di essere inviato come “fidei donum” in Brasile in una zona particolarmente carente di sacerdoti. Il suo ministero è caratterizzato da un forte impegno per la giustizia e il riconoscimento dei diritti umani e dei lavoratori, attività che crea attrito con le autorità politiche locali che tentano di allontanarlo dal Brasile. Il 27 agosto 1987 subisce l’attentato commissionato per eliminarlo ma riesce a salvarsi perdendo la vista. Dopo le cure e un lungo periodo di convalescenza in Italia, don Francesco decide di tornare in Brasile, per essere ancora di più segno della presenza del Signore tra il suo popolo. Nel 2005, alla presenza del vescovo Elio Tinti e del sindaco di Carpi Enrico Campedelli, viene inaugurato a Goias il Centro per i Diritti Umani intitolato a don Francesco Cavazzuti. A fine 2007 rientra definitivamente in Italia per risiedere presso la Casa del Clero e continuare il suo impegno di animazione missionaria come vicedirettore del Centro Missionario Diocesano fino a che le forze lo hanno sorretto

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