Bilancio di previsione: meno risorse, più bisogni ma Carpi non arretra. Previsti 30 milioni di investimenti

Nel 2026 sono previste a bilancio entrate correnti per 57,8 milioni di euro. Da sommare a 600mila euro di oneri di urbanizzazione e all’utilizzo di 1 milione dell’avanzo di amministrazione per far fronte a una spesa corrente che vale 59,5 milioni e a investimenti previsti per 29,5 milioni di euro. Ripristinati i dividendi Aimag.

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foto di Fabrizio Bizzarri

Il bilancio di previsione 2026 si colloca in una fase complessa in cui le risorse disponibili per i Comuni si sono ridotte per il calo dei trasferimenti statali derivanti dalla spending review, per l’aumento dei costi contrattuali del personale, dei costi dell’energia. Al tempo stesso cresce la domanda sociale per effetto dell’invecchiamento della popolazione, del maggior numero di famiglie composte da una sola persona e senza rete, delle situazioni di fragilità che richiedono interventi socio-assistenziali ed educativi, dell’aumentato problema abitativo.

Nel 2026 il Comune di Carpi non aumenterà la pressione fiscale dopo il ritocchino nei due anni precedenti a Irpef e Imu che rappresentano la maggior voce delle entrate del bilancio: per l’Imu si prevede un gettito di 17,7 milioni 784 mila euro, 11 milioni dall’addizionale Irpef. Sempre per quel che riguarda le entrate da tributi, si prevedono nel 2026 3,7 milioni dal recupero dell’evasione fiscale, 2,5 milioni dal canone unico patrimoniale.

Complessivamente, considerati i trasferimenti da Stato e Regione (3,6 milioni) e le entrate extratributarie (8,8 milioni dalla vendita di beni e servizi, da reddite capitali, rimborsi…) con il ripristino dei dividendi Aimag per 1,4 milioni di euro, nel 2026 sono previste a bilancio entrate correnti per 57,8 milioni di euro. Da sommare a 600mila euro di oneri di urbanizzazione e all’utilizzo di 1 milione dell’avanzo di amministrazione per far fronte a una spesa corrente che vale 59,5 milioni e a investimenti previsti per 29,5 milioni di euro.

L’assessore al Bilancio Mariella Lugli non fa il miracolo ma ci va vicino. Nonostante la scure della spending review che taglia 750mila euro per il 2026, nonostante l’aumento del costo del personale a causa dei rinnovi contrattuali per 627mila euro, il Comune di Carpi non arretra sui servizi e riesce anche ad aumentare i trasferimenti all’Unione Terre d’Argine per 758mila euro. Ed è proprio l’Unione Terre d’Argine la destinataria del maggior capitolo di spesa nel bilancio di previsione del Comune di Carpi (26,8 milioni di euro) per la gestione dell’Area Sociale (6,3 milioni) dove è previsto nel 2026 l’aumento di 18 posti di Casa Residenza Anziani e dell’Area Scuola (12,9 milioni) dove è previsto l’aumento di 20 posti negli asili nido convenzionati.

A seguire, la voce di spesa relativa al Personale (10,6 milioni), Cultura (3,3 milioni) poi utenze e spese condominiali (3,2 milioni), Patrimoni, manutenzioni, viabilità (2,3 milioni), Ambiente (1,8 milioni), Sport e giovani (1,1 milioni di euro), turismo e promozione economica (314mila euro), trasporto pubblico locale (423mila euro).

Per le politiche abitative, a fronte dell’assenza di fondi statali, dei tagli ai fondi per la morosità incolpevole (ridotto a 10 milioni di euro a livello nazionale) e della cancellazione del fondo nazionale affitti, è previsto un incremento del 20 per cento delle risorse.

“Anche con questo bilancio pluriennale, a pressione fiscale invariata – afferma l’assessore Mariella Lugli – confermiamo la capacità dell’ente di sostenere una spesa corrente significativa, destinata a garantire servizi e attività per tutta la città, e allo stesso tempo di programmare un piano di investimenti che, pur nella fase conclusiva della spinta del PNRR, continua a prevedere manutenzioni e nuovi interventi”.

Sara Gelli

 

 

 

 

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