L’Ospedale Ramazzini di Carpi ha una nuova risonanza magnetica. La preziosa strumentazione, in dotazione al Reparto di Radiologia diretto dal dottor Raffaele Sansone, del valore di 1 milione e 200mila euro è stata acquistata grazie ai fondi PNNR e ha definitivamente mandato in pensione quella vecchia risalente al 2011. “Nel 2024 – spiega la direttrice sanitaria, dottoressa Romana Bacchi – al Ramazzini sono state eseguite 5.490 prestazioni di risonanze magnetiche, grazie a questa nuova apparecchiatura all’avanguardia, siamo in grado di garantire standard di sicurezza maggiori per pazienti e operatori e risposte ancor più qualificate. Un investimento prezioso il cui obiettivo è quello di offrire servizi appropriati e sicuri”. A differenza della precedente, questa nuova risonanza Magnetica, tecnica di diagnostica per immagini fondamentale per la diagnosi di numerose patologie, ha aggiunto il dottor Sansone, “è caratterizzata da un tunnel con un diametro maggiore, caratteristica che rende l’esame più confortevole soprattutto per i pazienti che temono gli spazi ristretti”. Oltre ad adottare soluzioni tecnologiche che consentono di fornire ai tecnici e ai radiologi immagini di qualità eccellente, elemento di grande supporto per giungere a una diagnosi più rapida e precisa possibile, la nuova Risonanza magnetica si caratterizza per la ridottissima quantità di elio presente per garantire il suo funzionamento, a favore della sostenibilità economica e ambientale. Una soluzione tecnica di particolare importanza sia per la sicurezza di pazienti ed operatori, perché il sistema non permette perdite improvvise di elio, scongiurando il conseguente rischio di saturazione dei locali, sia per il contenimento dei costi di installazione, perché non si rende necessaria la realizzazione degli impianti di emergenza richiesti per contrastare il rischio di saturazione degli ambienti, e di gestione dell’impianto.
“E’ per me fonte di grande orgoglio personale poter inaugurare questa apparecchiatura prima del pensionamento. Grazie alla collaborazione con i servizi di Fisica medica e Ingegneria clinica dell’Azienda – prosegue il dottor Sansone – siamo riusciti a dotare il reparto di una Risonanza magnetica davvero di primissimo livello ma ciò che voglio sottolineare è anche il percorso di umanizzazione che è stato fatto. Il paziente che entra nella sala magnete infatti ora trova dei pannelli che rappresentano ambientazioni naturali in grado di infondere un senso di tranquillità. Pertanto mi piace definire questa risonanza, umanizzata”.
Un investimento “importante, nonché un ulteriore passo nel percorso di crescita dell’Ospedale Ramazzini” lo ha definito il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mattia Altini. Una attrezzatura “fondamentale – ha ribadito più volte – che si inserisce in un ridisegno complessivo della sanità provinciale del futuro”.
Plauso anche da parte del sindaco di Carpi Riccardo Righi, che non ha però mancato di ribadire l’importanza, accanto all’implementazione tecnologica, “di mantenere alta l’attenzione per quanto riguarda le risorse umane. L’obiettivo dev’essere quello di diventare sempre più competitivi e accoglienti per riuscire così ad attrarre nuovi professionisti: senza di loro l’ospedale non è altro che un contenitore vuoto”.
Jessica Bianchi
























