In audizione davanti alla Commissione regionale, Sergio Muccilli, presidente di Conflavoro Modena e rappresentante per l’Emilia-Romagna, ha espresso un giudizio “prudenzialmente positivo” sulla Legge di Bilancio 2026–2028, pur ribadendo la necessità di un maggiore focus sulle piccole e medie imprese, vero motore dell’economia regionale.
Muccilli ha riconosciuto la solidità della manovra in ambito sociale, sanitario e ambientale. Particolarmente apprezzato l’impegno della Regione nel finanziare con risorse proprie il sistema sanitario – almeno 200 milioni annui a fronte del sottofinanziamento nazionale – e l’aumento dei fondi per non autosufficienza e fasce fragili. Positivi anche gli interventi sulla sicurezza del territorio, con risorse stabili contro il dissesto idrogeologico, e quelli sulla mobilità, dal potenziamento del trasporto pubblico alla conferma degli abbonamenti gratuiti per gli studenti.
Promossi anche gli investimenti in politiche abitative, trasporto ferroviario, sistema aeroportuale, digitalizzazione e infrastrutture, oltre al cofinanziamento dei programmi europei 2021–2027. Significativi per il tessuto produttivo, in particolare, i bandi dedicati alla transizione digitale e il sostegno alle startup innovative.
Restano tuttavia alcune criticità. Muccilli ha evidenziato l’assenza nella legge di stabilità di misure specifiche e dirette per le PMI, che continuano a confrontarsi con costi elevati, difficoltà di accesso al credito, carenze di manodopera e burocrazia complessa. Ha inoltre sottolineato la necessità di rafforzare le politiche per la formazione e di semplificare ulteriormente le procedure dei bandi, così da permettere anche alle microimprese di accedere realmente alle opportunità disponibili.
“Il bilancio contiene scelte importanti e utili per il territorio, ma occorre un sostegno più mirato alle PMI”, ha concluso Muccilli, auspicando un dialogo costante tra Regione e mondo produttivo per trasformare le risorse stanziate in crescita reale, nuova occupazione e competitività duratura.
