Richiesto l’ampliamento dell’allevamento di vacche di via Gazzoli per portare il numero di capi da 120 a 322

La proposta avanzata di ampliamento e riqualificazione, in variante alla pianificazione territoriale vigente nel comune di Novi di Modena, è ora al vaglio degli organi competenti.

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La Società Agricola Cà de Vincenzi di Sisto Romani di Spilamberto ha acquistato un fondo rustico con annesso centro zootecnico in via Gazzoli, 104 a Novi di Modena. Nell’area, la cui superficie ammonta a circa 18 ettari, sono già presenti due allevamenti di bovine da latte e i fabbricati utilizzati per l’attività agricola. La società ha ora presentato un progetto di ampliamento e riqualificazione dell’intera azienda: l’intento, si legge nella Valutazione di impatto Ambientale e Territoriale, è quello di portare “il numero di animali allevati dagli attuali 120 a 322 (suddivisi in 194 vacche da latte, 80 manze da rimonta e 48 vitelli), aumentando così di circa 1.200.000 chili la produzione di latte Per raggiungere questo obiettivo, il progetto prevede la realizzazione di una nuova stalla adiacente a quella esistente, in modo da creare un unico allevamento ed avere in condivisione, con quella attuale, alcune delle strutture necessarie alla gestione dei capi. E, ancora, la creazione di una nuova vasca e di una platea, entrambe coperte, per lo stoccaggio dei reflui prodotti, e di un nuovo fienile per Io stoccaggio dei foraggi necessari per l’alimentazione degli animali”.

La scelta di allargare l’allevamento, prosegue la relazione, sarebbe dettata dalla “potenzialità di lavoro della sala di mungitura esistente, oggi sovradimensionata rispetto ai capi presenti. Portando le vacche da latte da 70 a 194 il numero di animali in lattazione raggiungerà una media di 140/150 capi al giorno, ciò permetterà di ottimizzare la capacità produttiva dell’impianto riducendo al minimo il costo per capo del suo utilizzo. Se da un lato l’aumento della capacità produttiva consentirà di migliorare la redditività dell’allevamento, dall’altro il nuovo assetto aziendale consentirà di adottare tecniche di allevamento migliorative per il benessere animale e la qualità del latte, che in allevamenti più piccoli sono difficili da realizzare o antieconomiche. Ampliando la produzione, il costo fisso per ogni quintale di latte prodotto si riduce drasticamente, rendendo gli investimenti economicamente sostenibili”.

Per quanto riguarda la parte ambientale relativa alla gestione, accresciuta, dei reflui zootecnici, l’azienda ha presentato una comunicazione di utilizzazione degli effluenti di allevamento ad ARPAE Modena. Con tale comunicazione sono stati definiti “i terreni disponibili per Io spandimento, assegnati all’allevamento di Novi, sufficienti a ricevere i reflui che verranno prodotti a seguito dell’ampliamento”.

La crescente domanda di prodotti certificati e di qualità, come il Parmigiano Reggiano DOP, ha spinto molte aziende a concentrarsi su filiere definite, garantendo tracciabilità e valorizzazione del prodotto finale. Questo processo permette di affrontare meglio le sfide legate alla sostenibilità e alla gestione ambientale, grazie a pratiche colturali e zootecniche innovative.

L’obiettivo del signor Sisto Romani e dei figli Emanuele e Francesco, è quello di “creare a Novi di Modena un allevamento autonomo rispetto a quello di Spilamberto, progettato per essere economicamente sostenibile e per integrarsi al meglio nel tessuto produttivo del territorio, assicurando così uno sviluppo coerente e duraturo” conclude la relazione.

La proposta avanzata di ampliamento e riqualificazione, in variante alla pianificazione territoriale vigente nel comune di Novi, è ora al vaglio degli organi competenti ovvero (Regione, Provincia, ARPAE, Ausl, Bonifica, Comune di Novi e Ufficio di Piano dell’Unione delle terre d’Argine). Anche i singoli cittadini possono esprimere le proprie osservazioni scrivendo a: suap@pec.terredargine.it

Jessica Bianchi

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