Un testo semplice che racchiude uno scorcio di vita con un chorus che rimane impresso fin dal primo ascolto e che sprigiona tanta energia. Questo e molto altro è Come tu mi vuoi, il nuovo singolo di Teø, al secolo, Matteo Davolio, cantautore correggese di 26 anni. Il brano è stato realizzato in collaborazione con Lenny Ligabue, produttore e batterista che fa parte della formazione di Luciano Ligabue, ed è disponibile su tutti i digital store.
Teø, quando ha inizio il tuo percorso musicale?
“Tutto è iniziato grazie a mio padre che è un musicista. Mi portava sempre ai concerti e mi faceva ascoltare tanta musica, sia in CD che in vinile, di ogni genere. All’età di sei anni, su mia richiesta, ha iniziato a insegnarmi a suonare la chitarra fino a donarmi la sua prima chitarra elettrica. Di lì a poco, all’età di 12/13 anni, ho iniziato a suonare come chitarrista in una band dove facevamo cover e pezzi scritti da me che, però, cantava una ragazza. Con la band abbiamo suonato in locali e sagre, e inciso un brano. Siamo stati insieme fino al Covid quando, un po’ per la pandemia, un po’ perché ognuno aveva le proprie ambizioni, ci siamo fermati e abbiamo smesso di suonare. A questo punto, ho iniziato a cantare da solo accompagnandomi con la chitarra, ma non era abbastanza: avevo bisogno di pubblicare le mie canzoni e farle conoscere. Da quel momento è iniziato il mio attuale percorso musicale. La mia strada si è incrociata con Lenny Ligabue, produttore e batterista, ma prima di tutto amico. Gli ho fatto sentire le demo dei pezzi scritti durante la pandemia e insieme abbiamo iniziato a lavorarci, arrivando a partorire Baby, il primo singolo”.
Come definiresti il tuo stile musicale?
“Dal punto di vista stilistico mi definisco pop-punk: un genere diretto, sincero, senza troppi fronzoli. Le mie canzoni trattano temi leggeri, quotidiani, perché voglio arrivare facilmente ai miei ascoltatori, con melodie orecchiabili e giri di accordi che restano in testa fin dal primo ascolto. Parlo di ciò che tutti, prima o poi, vivono: storie d’amore finite, litigi, serate balorde, momenti che sembrano banali ma che, quando li vivi, ti restano addosso”.
Parlaci del tuo nuovo singolo Come tu mi vuoi.
“Come tu mi vuoi è nato subito dopo una discussione con la mia ragazza.
La canzone racconta il caos che può nascere da un fraintendimento ma anche la volontà di restare. Il brano, come tutti gli altri, è stato registrato in studio da Lenny. Abbiamo suonato tutti gli strumenti noi due, mentre il videoclip di Come tu mi vuoi è stato girato all’interno di un capannone, e a realizzarlo siamo stati io e i miei amici: dalle riprese alla partecipazione della modella, anche lei un’amica, fino alla scrittura del concept, affidata a me. Essendo video-maker, ho curato anche il montaggio finale.
Non è stato solo un videoclip ma un momento di condivisione: un piccolo laboratorio artistico dove ognuno ha messo qualcosa di sé e che è visualizzabile su YouTube”.
Hai in programma dei concerti?
“Al momento non ci sono date ufficiali in calendario, ma la macchina si sta muovendo. Insieme a Lenny stiamo costruendo la band, passo dopo passo, con l’obiettivo di arrivare pronti al 2026 per portare in tour il nostro progetto”.
Stai lavorando a un pezzo nuovo?
“Assolutamente sì e non solo uno. I brani sono già scritti, siamo in studio a registrarli e nel 2026 arriverà nuova musica.
L’atmosfera è carica, le idee girano veloci e la voglia di sorprendere è grande. Il conto alla rovescia è iniziato”.
Chiara Sorrentino
























