È stato presentato in anteprima il 14 novembre durante l’inaugurazione a Carpi della sede di VivereDonna, il Centro Antiviolenza dell’Unione Terre d’Argine, il video Prevenire la violenza: i segnali da riconoscere realizzato dall’agenzia di comunicazione Nuova Vision, con il sostegno dell’associazione Gruppo di Solidarietà Tetra Pak aps e dei Soci di Carpi di Coop Alleanza 3.0. Il video che sarà divulgato in occasione della giornata del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è una campagna informativa sui segnali d’allarme all’interno di una relazione e si propone di contrastare la violenza di genere. Vengono rappresentati quattro segnali (controllo, umiliazione, gelosia e isolamento) in altrettanti brevi clip da 30 secondi, utilizzabili per i social, per un totale di un paio di minuti nell’unico video finale ideato per essere proiettato anche muto all’interno delle farmacie, degli studi medici, delle sale di attesa di strutture pubbliche come ambulatori, ospedali o URP. Ogni clip si chiude con i riferimenti del Centro Antiviolenza perché ogni donna o ragazza sappia che non è da sola e che c’è un riferimento a disposizione, una comunità che può dare ascolto, aiuto e protezione. Il video verrà utilizzato dal Centro Antiviolenza VivereDonna anche come supporto per gli incontri con le scuole completando gli strumenti di educazione alla costruzione di relazioni affettive rispettose. La grafica, creata da Claudio Varetto che ha anche curato la regia, è molto stilizzata ma d’impatto, e utilizza solo quattro colori: il viola e l’arancio del logo VivereDonna oltre al nero e al bianco.
“Ho interpretato la richiesta di VivereDonna – sottolinea Claudio Varetto, fondatore e direttore creativo dell’agenzia di comunicazione Nuova Vision – come un appello alla pubblicità a mettersi al servizio della società. Perciò facendo tesoro della lunga tradizione del nostro Paese nell’ambito della “Pubblicità e progresso”, ho cercato di costruire il messaggio mettendo al centro il purpose, di cui oggi molto si dibatte in ambito pubblicitario, cioè i valori che oltre alla creatività dovrebbero ispirare l’advertising. Molti, anche sui social, giudicano la pubblicità secondo bias vecchi e superati. Da tempo il paradigma è cambiato: il marketing figlio del boom economico che trattava i consumatori come un target da colpire li considera oggi come cittadini e cittadine. La pubblicità è consapevole di impattare sulla vita delle persone, sull’immaginario, sulle comunità, sul territorio con progetti che possono dare una risposta vera alle sfide che il tempo ci impone e contribuire a migliorare un piccolo pezzo di mondo”.
























