Si sono svolte domenica 19 ottobre presso il Ristorante Gabarda le premiazioni degli studenti soci (o figli dei soci) appartenenti alla Società Operaia del Mutuo Soccorso di Carpi, in coincidenza con l’annuale festa sociale.
Fin dalla sua nascita, la Società Operaia del Mutuo Soccorso organizza un raduno annuale, sia per sostenere economicamente i ragazzi e le ragazze che fanno dello studio il loro pane quotidiano (ben 55 quest’anno, tra studenti di scuola elementare, secondaria di primo e secondo grado e laureati), sia per condividere le diverse attività svolte durante l’anno che sta per concludersi.
Tra queste, la digitalizzazione del poderoso archivio storico della Società con documenti risalenti alla sua fondazione. “Presente su tutto il territorio italiano – precisa Daniela Guaitoli della Società Operaia del Mutuo soccorso di Carpi – fin dal 1860 e protagonista della storia d’Italia, con celebri personalità come Mazzini e Garibaldi, la Società, pur evolvendo in alcuni aspetti per restare al passo coi tempi, ha mantenuto i principi di aiuto e assistenza fra soci come cardini del proprio operato e ne ha tenuto traccia attraverso documenti davvero rari.
Onyvà, responsabile della digitalizzazione dell’archivio, è una cooperativa sociale a mutualità prevalente che mira alla promozione umana e all’integrazione sociale dei cittadini tramite l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
La valenza storiografica di questa preziosa collezione è stata sottolineata anche da Mauro d’Orazi, Presidente del Consiglio comunale delle Terre d’Argine, invitato speciale all’evento, mentre la Società auspica di trovare, a partire dal prossimo anno, futuri percorsi di condivisione del proprio archivio digitale e collaborazioni con enti, scuole e privati per valorizzarne l’importanza documentaristica.
E’ stato infine regalato a ogni socio il calendario del 2026: tra perle di saggezza dialettale, fotografie introvabili e notizie su iniziative vecchie e nuove, la Società ha festeggiato il suo 165°compleanno, poiché a causa dell’emergenza Covid i 160 anni non erano stati celebrati.
























