Irene, tra Roma e Rimini, si prende cura del fratello autistico Omar mentre la famiglia affronta assenze e paure. Per aiutarlo a realizzare il sogno di esibirsi in un talent show, Irene avvia un “corso intensivo per diventare adulti”: in questo viaggio di crescita reciproca, entrambi saranno posti di fronte al il coraggio di scegliere, sbagliare e amare, riscoprendo il vero senso della famiglia.
Questa la trama de La vita da grandi, film di Greta Scarano interpretato da Matilda De Angelis, Yuri Tuci e Maria Amelia Monti che sarà protagonista, mercoledì 22 ottobre, alle 15, al cinema Space City di Carpi all’interno della rassegna Pomeriggio al cinema.
Un’occasione speciale, questa, dato che il film è stato scelto in collaborazione con l’associazione Al di là del muro e, date le tematiche trattate, è inserito nel programma della 15esima edizione di MAT – Settimana della salute mentale.
Inoltre questa sarà la prima proiezione – le altre saranno il 29 ottobre, il 5 e 12 novembre – a vedere la partecipazione degli studenti dell’Itis da Vinci: saranno 288 giovani e 18 insegnanti a partecipare per l’occasione, una novità fortemente voluta dai promotori della rassegna che, in questa edizione, hanno voluto favorire la partecipazione delle nuove generazioni, che potranno accedere a un prezzo agevolato, sia per sensibilizzarle sui temi scelti che per favorire il dialogo intergenerazionale.
La vita da grandi prende le mosse da una storia vera, quella dei fratelli Margherita e Damiano Tercon, che hanno raccontato pubblicamente il loro legame, comprese le sfide poste dall’autismo di Damino e le responsabilità di Margherita come ‘sibling’ (sorella/fratello di persona con disabilità).
Il film di Scarano non cade in triti stereotipi o macchiette comico-pietistiche. Al contrario, si serve del tocco delicato della commedia per raccontare la realtà, il quotidiano familiare, in tutte le sfaccettature: sullo schermo si alterna con disinvoltura la prospettiva dei due fratelli, per lasciar emergere punti di vista ed esigente di entrambi. Da un lato Omar, consapevole della propria condizione, ma non per questo rassegnato a vivere una vita di riunce; vuole lavorare, essere libero di uscire, cantare, innamorarsi. Il suo autismo esiste, ma non deve essere una barriera che separa dagli altri e dalla vita. Omar desidera un’esistenza piena, come ogni adulto.
Dall’altro lato Irene, che disattende puntualmente le richieste della madre, che la vorrebbe più disciplinata nell’occuparsi del fratello, più organizzata davanti alla prospettiva del “dopo di noi”, quando lei e il padre non ci saranno più. Irene è invece infastidita da tutta questa “soffocante” protezione nei confronti del fratello, che vorrebbe vedere più libero, più felice, in grado anch’esso di inciampare in errori e comunque andare avanti. Come tutti.
La rassegna Pomeriggio al cinema è promossa dall’Università Natalia Ginzburg con il contributo della Fondazione CR Carpi e il patrocinio del Comune.
Per tutte le proiezioni il costo del biglietto è di 5 euro.
























