L’assessora al Welfare della Regione Emilia-Romagna, Isabella Conti, ha inviato ai Ministeri dell’Interno e dell’Economia una lettera per chiedere garanzie riguardo il rimborso integrale delle spese già sostenute dai Comuni per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati. L’Unione delle Terre d’Argine deve ancora essere risarcita per le spese sostenute nel biennio 2023-2024: due anni straordinari, durante i quali sono stati ospitati 31 minori stranieri non accompagnati sostenendo una spesa di 600mila euro. Denaro che non è ancora rientrato nelle casse dell’ente.
(per approfondire leggi qua: https://temponews.it/2025/10/01/sono-8-i-minori-stranieri-non-accompagnati-ospitati-oggi-a-carpi/)
“Si tratta di un problema reale e molto serio, che sta mettendo a rischio la sostenibilità economica del sistema di accoglienza: da una prima stima, infatti, l’ammanco a livello regionale ammonta a circa 16 milioni di euro. Siamo pienamente consapevoli delle difficoltà in cui versano i bilanci comunali e da tempo stiamo lavorando affinché il Governo – sottolinea Conti – mantenga gli impegni assunti in materia di rimborsi”.
Nella lettera, l’assessora, inoltre, chiede di superare la modalità di erogazione “a esaurimento” per tranche trimestrali, che rischia di esporre gli enti locali a gravi squilibri di bilancio, e di potenziare il sistema SAI (Sistema accoglienza integrazione) in modo da assicurare percorsi di accoglienza stabili, dignitosi e sostenibili su tutto il territorio nazionale.
“Abbiamo accolto con favore le recenti dichiarazioni pubbliche del ministro Piantedosi con le quali ha garantito che in sede di bilancio verranno ristabilite le risorse del fondo a copertura delle spese degli anni precedenti – prosegue Conti – ma finché non seguiranno atti concreti e indirizzati anche al futuro del sistema di accoglienza continueremo, insieme a Anci e ai comuni, a chiedere al Governo un confronto urgente per dare risposte concrete e tempestive ai sindaci, che ogni giorno si fanno carico di una responsabilità che è prima di tutto dello Stato”.
I numeri al 31 marzo 2025
Alla data del 31 marzo 2025 in Emilia-Romagna si contavano 1.362 minori stranieri non accompagnati, pari all’8,82% del totale nazionale (16.187), un dato in calo rispetto ai picchi registrati nel biennio 2022-2023, ma in linea con l’andamento nazionale. La maggior parte è accolta nel territorio metropolitano di Bologna (33,11%), seguita da Ravenna 9,99% (136), Modena 9,25% (126), Forlì-Cesena 9,3% (123), con la distribuzione territoriale che sta diventando più omogenea. Il quadro demografico mostra che quasi 8 su 10 sono maschi e che il 43% ha 17 anni. Metà dei minori è ospitata nei progetti SAI (Sistema accoglienza e integrazione), attivati su base volontaria dai Comuni. L’altra metà è accolta in comunità educative autorizzate a livello regionale.
Sul fronte giuridico, il 77% dei minori ha un permesso di soggiorno per minore età, mentre un altro 8% gode di protezione internazionale. I principali Paesi di provenienza sono Ucraina, Tunisia, Egitto e Gambia, anche se in Emilia-Romagna si registra una presenza relativamente minore di egiziani e gambiani rispetto al dato nazionale.
























