La Bibbia. Libro assente e ritrovato. Percorsi all’incrocio tra spiritualità e culture è il titolo della mostra carpigiana che rientra nel programma del festivalfilosofia 2025, e sarà visitabile a partire da venerdì 19 settembre. L’esposizione è nata dalla collaborazione tra Diocesi e Comune di Carpi – con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi – e in quanto tale si pone come “diffusa”. Sono tre le sedi interessate, in contemporanea: il Museo Diocesano di arte sacra – Chiesa di Sant’Ignazio di Loyola, i Musei di Palazzo dei Pio e la Biblioteca Loria. Al Museo Diocesano sono presenti 80 opere che integrano il percorso permanente, mentre la Biblioteca Loria e i Musei di Palazzo dei Pio presentano parte del proprio patrimonio che ha una coerenza iconografica e letteraria con il tema della mostra.
Le tre sedi espositive
Nello specifico, al Museo Diocesano ci sono dipinti, libri antichi e recenti, compresi quelli per l’infanzia, sculture (tra cui due pregevoli opere di Romano Pelloni), vignette, fumetti, materiali audiovisivi, locandine di celebri film – varie declinazioni sul tema “Bibbia” – il tutto accompagnato da pannelli espositivi che fanno da filo conduttore. Nei Musei di Palazzo dei Pio, oltre alle opere di artisti quali Ugo da Carpi, il Catena, Loschi, Calvaert, Scarsellino, che proprio dai racconti biblici hanno trovato la loro diretta ispirazione, un percorso specifico è riservato all’opera di Remo Wolf (Trento, 1912 – 2009), uno dei maggiori incisori italiani del Novecento. La Biblioteca Loria, invece, prevede un percorso espositivo dedicato a Gustave Doré, uno degli illustratori più prolifici dell’Ottocento, che ha definito un’iconografia biblica alla quale si sono ispirati altri linguaggi artistici e del quale sono presenti due Bibbie. In parallelismo, le tavole di Doré in mostra dialogano con le immagini di una selezione di Bibbie del Settecento, appartenenti al fondo antico della Biblioteca Loria.
Dichiarazioni dei promotori
“Da un lato c’è il ‘grande codice’ della cultura occidentale – afferma monsignor Ermenegildo Manicardi, vicario generale della Diocesi di Carpi e biblista – nelle sue varie reinterpretazioni in chiave artistica, letteraria, cinematografica, fumettistica. Dall’altro la ‘Sacra scrittura’ che, nei decenni successivi al Concilio Vaticano II si è cercato di tradurre efficacemente affinché fosse sempre più letta, studiata e ascoltata, quale lingua della liturgia. Abbiamo voluto sviluppare la mostra evidenziando l’importanza della Bibbia a livello locale, sia per il patrimonio storico e artistico che ci è stato tramandato, sia per la tradizione carpigiana dello studio della Bibbia”. “Da anni mi è capitato e mi capita di riflettere – afferma il teologo Brunetto Salvarani – sulle conseguenze che l’analfabetismo biblico, il fatto di non conoscere la Bibbia, produce in una società. Ciò che la mostra si propone è di favorire, in qualche modo, un avvicinamento alla Bibbia, cioè che qualcuno dei visitatori – sottolinea – tornando a casa, prenda in mano la Bibbia, o la ‘rispolveri’, se per caso è un po’ di tempo che non la tocca, e si metta a leggerla. Al contempo, l’auspicio è che la mostra favorisca la discussione e la riflessione su quanto la Bibbia sia stata importante nella cultura europea, nella cultura occidentale, e quanto paghiamo oggi a causa dell’analfabetismo biblico. Quanto ci manchi questa conoscenza per capire dove siamo, da dove veniamo e dove siamo diretti”. Giuliano Albarani, assessore alla Cultura, spiega che “la mostra vede la luce dopo un lungo percorso progettuale, scrupoloso e scientificamente inappuntabile, che ha visto la convergenza di competenze culturali e volontà istituzionali accomunate da un’idea forte e precisa: la Bibbia è un grande codice che mette insieme cultura alta e bassa, civiltà della scrittura e dell’immagine, patrimonio locale e beni culturali universali”. Infine, Manuela Rossi, direttrice dei Musei Civici di Carpi, sottolinea come “la mostra sulla Bibbia si pone per i Musei di Palazzo dei Pio in un filone di nuove proposte che sono finalizzate a valorizzare e far conoscere il patrimonio antico esposto, nel Palazzo dei Pio ma non solo. Con una toccata sul Novecento, si colloca in un percorso diffuso che valorizza la città e i suoi monumenti più importanti”.
Orari di apertura in occasione del festivalfilosofia
Museo diocesano: venerdì 19 e sabato 20 settembre, ore 10.00-23.00; domenica 21 settembre, ore 10.00-22.00.
Musei di Palazzo dei Pio: venerdì 19 e sabato 20 settembre, ore 10.00-23.00; domenica 21 settembre ore 10.00-20.00. Biblioteca Loria: venerdì 19, sabato 20, domenica 21 settembre, ore 9.00-20.00. Ingresso gratuito.
Presso il Museo Diocesano è possibile acquistare il libro “La Bibbia. Libro assente e ritrovato. Percorsi all’incrocio tra spiritualità e culture”, a cura di Ermenegildo Manicardi e Brunetto Salvarani, con la prefazione del cardinal Gianfranco Ravasi.
























