Recuperando con filosofia… Recuperandia si fa in due e apre nella via della Catena

Da oltre vent’anni Recuperandia rappresenta un fiore all’occhiello della nostra città. Il grande magazzino di Porta Aperta, in via Montecassino, infatti, è ben più di una bottega dell’usato. In poco spazio racchiude una inesauribile quantità di valori: riuso, solidarietà, volontariato, multiculturalismo… Un luogo che però non tutti i carpigiani conoscono ecco perchè, dal 19 al 21 settembre, Recuperandia lascerà i suoi muri abituali per approdare anche in pieno centro storico, in via Paolo Guaitoli, al civico 17. Una vetrina preziosa per farsi notare anche dagli occhi più distratti.

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Da sinistra Sandra, Grazia e rossella che assieme ad Aurelia, Francesca, Monica e Paolo vi aspetteranno in bottega

Da oltre vent’anni Recuperandia rappresenta un fiore all’occhiello della nostra città. Il grande magazzino di Porta Aperta, in via Montecassino, infatti, è ben più di una bottega dell’usato. In poco spazio racchiude una inesauribile quantità di valori: riuso, solidarietà, volontariato, multiculturalismo… Un luogo che però non tutti i carpigiani conoscono ecco perché, dal 19 al 21 settembre, Recuperandia lascerà i suoi muri abituali per approdare anche in pieno centro storico, in via Paolo Guaitoli, al civico 17. Una vetrina preziosa per farsi notare anche dagli occhi più distratti.

“Questa è senza dubbio un’occasione importante per raggiungere un pubblico vario e che ancora non ci conosce. Ricordo – sottolinea il responsabile di Recuperandia, Massimo Melegari – che il nostro obiettivo più grande è senza dubbio quello di educare e fare cultura. Lo scopo di Recuperandia è quello di cercare di invertire il paradigma attuale, di combattere il consumismo, promuovendo una cultura basata sul riuso, per limitare così gli sprechi. Ridurre i consumi e condurre uno stile di vita sobrio è basilare per fare la differenza a livello sociale e avere al contempo un’impronta ambientale minore. Oggi ciò che è considerato vecchio viene accantonato, messo fuori gioco; noi vogliamo recuperare una cultura di segno opposto affinché alle cose venga ridato il giusto valore”. Decidere di fare un acquisto a Recuperandia diventa pertanto una scelta di consumo critica e consapevole, che oltre a far sorridere le nostre tasche e l’ambiente, contribuisce anche a sostenere i numerosi progetti solidali di Porta Aperta, non ultimo quello del Centro Salute del Migrante e del Senza Dimora nato in via don Minzoni 1/B per prestare assistenza a tutti coloro che, ad oggi, non sono tutelati dal servizio sanitario nazionale, ovvero i senza dimora, italiani e stranieri, i richiedenti asilo e coloro che non hanno il permesso di soggiorno.

Un ringraziamento, aggiunge il presidente di Porta Aperta Carpi, Omar Sala, “va ai donatori che per primi scelgono il dono al posto dell’abbandono. Un ringraziamento ai volontari, veri artigiani della memoria. Dove, c’è condivisione di c’è memoria e ci sono le radici di una comunità. C’è un ruolo per tutti, per chi corre, per chi fa più fatica, per gli anziani e per i giovani, ciascuno con la sua storia, con la sua memoria che si fa collettiva e condivisa. Invito a venirci a trovare in questa collocazione temporanea ma anche nei locali di Recuperandia, per toccare con mano la antica modernità del recupero, del riuso del riparare e lasciarsi stupire dalle memorie, dalle emozioni che suscitano tanti oggetti”.

Chi volesse contribuire a mettere in circolo i valori di Recuperandia, dal 19 al 21 settembre, potrà trovare una piccola “succursale” della bottega nella centralissima via della Catena dove troverà oggetti vintage con cui arredare casa e tante curiosità a cui ridare una nuova vita a prezzi alla portata di tutte le tasche.

ORARI – Venerdì 19, sabato 20 e domenica 21 settembre: dalle 9,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.

Jessica Bianchi

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