I topi sono ovunque e i residenti di via Parmenide sono esasperati

La situazione in via Parmenide resta gravissima, coi topi che continuano a scorrazzare nei giardini, a uscire dai tombini e a infilarsi nei motori delle auto. Alcune famiglie hanno quindi deciso di passare alle maniere forti presentando un esposto al Comune e all’Azienda sanitaria di Modena per denunciare il degrado e la grave situazione igienico–sanitaria in cui versa la zona. L’appello dei residenti ai due enti è chiaro: intervenite e fate in modo che i privati facciano quanto prescritto. E se così non fosse, fatevi carico della situazione, in gioco c’è la salute pubblica.

0
2681

Sono ovunque. Basta fermarsi in via Parmenide per pochi minuti per vederli sbucare e rincorrersi senza sosta. No, non sono i graziosi coniglietti che siamo ormai abituati a vedere nelle rotonde e al cimitero e no, non sono nemmeno bambini che giocano. Sono ratti. E sono tanti. La colonia vive in via Parmenide e, stando al racconto dei residenti, che ne hanno segnalato più e più volte la presenza, ha trovato riparo nel lotto abbandonato su cui sorge Villa Castellazzi, tra le vie Parmenide, Losi e Cattani. Fabbricati che versano in un deplorevole stato di degrado e sporcizia, il luogo ideale insomma per la colonia murina che continua a riprodursi indisturbata.

Stando alle testimonianze dei residenti raccolte lo scorso 31 luglio, “i ratti raggiungono i bidoni contenenti l’organico del vicino fast food per pasteggiare ma, ogni volta che i rifiuti vengono raccolti da Aimag, si riversano sulla strada, nei cortili delle case e anche nel parcheggio dell’attività di ristorazione”.

Dopo aver incontrato i tecnici dell’Ufficio Ambiente, i quali avevano assicurato che si sarebbero fatti carico della questione, i residenti hanno pazientemente atteso che trascorressero i 30 giorni dati al fast food e alla proprietà di Villa Castellazzi per operare una capillare derattizzazione dell’area onde evitare che la colonia si allargasse ulteriormente con i rischi che questo potrebbe comportare per la salute di chi lì ci vive e ci lavora.

Ebbene, alla scadenza dei termini previsti, la situazione è tutt’altro che rassicurante: “il ristorante, dopo aver spostato i bidoni dall’isola ecologica davanti alle nostre abitazioni, si è fatto carico della derattizzazione. Una mossa che doveva essere momentanea ma ad oggi i contenitori sono ancora lì e pertanto auspichiamo tornino quanto prima al loro posto”.

A Villa Castellazzi invece, proseguono i residenti, “la pulizia è stata parziale e alquanto sommaria e i cumuli di sterpaglie sono stati accatastati lì, offrendo un ulteriore nascondiglio ai ratti”.

Alcune famiglie hanno quindi deciso di passare alle maniere forti presentando un esposto al Comune e all’Azienda sanitaria di Modena per denunciare il degrado e la grave situazione igienico–sanitaria in cui versa la zona.

“Abbiamo già più volte segnalato informalmente la situazione – si legge nell’esposto – ma non abbiamo riscontrato interventi risolutivi. La condizione attuale risulta ormai insostenibile e rappresenta una minaccia concreta per la salute pubblica e la qualità della vita dei residenti. Chiediamo pertanto un intervento immediato di derattizzazione e sanificazione dell’area. Controlli stringenti sul rispetto delle norme igienico–sanitarie da parte delle attività di ristorazione limitrofe. I cassonetti, disposti davanti all’entrata delle nostre abitazioni, devono essere spostati così come l’isola ecologica. La regolare manutenzione del verde pubblico e delle aree urbane circostanti”.

Le famiglie hanno subito danni. I topi si infilano nel motore delle auto, escono dai tombini e scorrazzano per i giardini. “Abbiamo acquistato a nostre spese esche per cercare di tenerli lontano ma tutto si sta rivelando inutile. Non è raro poi trovare delle carcasse e con il caldo delle settimane passate l’odore era nauseabondo. I topi – concludono i residenti – ci sono ancora, noi stiamo facendo di tutto ma se il rudere non viene pulito e non vengono chiuse le tane, continueremo ad essere sempre punto e a capo”.

L’appello a Comune e Ausl è chiaro: intervenite e fate in modo che i privati facciano quanto prescritto. E se così non fosse, fatevi carico della situazione, in gioco c’è la salute pubblica.

Jessica Bianchi

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp