“Aree verdi scolastiche interdette all’avvio del nuovo anno. E’ questo il giusto modo di procedere?”

“È inaccettabile che, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, non vi sia alcuna chiarezza sull’utilizzo delle aree verdi scolastiche, con dirigenti e famiglie costretti a muoversi nell’incertezza”. Con queste parole la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti, annuncia un’interrogazione regionale per chiedere chiarimenti urgenti sulla gestione dell’emergenza sanitaria da Chikungunya nella provincia di Modena.

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“È inaccettabile che, a pochi giorni dalla riapertura delle scuole, non vi sia alcuna chiarezza sull’utilizzo delle aree verdi scolastiche, con dirigenti e famiglie costretti a muoversi nell’incertezza”. Con queste parole la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Annalisa Arletti, annuncia un’interrogazione regionale per chiedere chiarimenti urgenti sulla gestione dell’emergenza sanitaria da Chikungunya nella provincia di Modena.
Numerosi istituti scolastici, a seguito delle operazioni straordinarie di disinfestazione disposte dai Comuni, hanno comunicato l’impossibilità di frequentare le aree verdi interne, privando studenti e insegnanti di spazi fondamentali per attività didattiche e ricreative. “Chi vive nel mondo della scuola merita risposte chiare. Il piano di contenimento e di prevenzione – sottolinea Arletti – deve garantire interventi che siano compatibili con la ripresa regolare delle lezioni. Non si può pensare di iniziare l’anno scolastico senza linee guida unitarie e precise”.
L’interrogazione presentata da Fratelli d’Italia non si limita alla questione scolastica ma tocca l’intera gestione dell’emergenza: dall’efficacia degli interventi adulticidi rispetto a una prevenzione larvicida più sostenibile, al rispetto dei protocolli AUSL, fino all’assenza di un cronoprogramma unitario degli interventi e di una mappa delle aree trattate. Restano aperti anche i nodi legati alla tutela degli animali domestici e delle coltivazioni urbane, alla mancanza di un coinvolgimento della Protezione civile e alla trasparenza sui costi sostenuti dai Comuni e dalla Regione.
“La tutela della salute pubblica richiede coordinamento, trasparenza e prevenzione. Non ci sembra che questo sia avvenuto. Non è accettabile – conclude Arletti – che un’emergenza sanitaria venga affrontata con ordinanze frammentarie e comunicazioni affidate ai social. La Regione deve dare risposte immediate alle famiglie e dimostrare di avere una strategia seria e programmata, non solo misure tampone”.

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