Casa di Borgo Valsugana, ‘solo al Consiglio comunale compete la decisione sul futuro’

"Prima di addentrarsi in scenari anche fantasiosi, serve invece partire da dati concreti. È bene ricordare che troppo spesso nel dibattito pubblico si sente dire: con i soldi usati per l’opera X si sarebbe potuto fare Y” scrive il Partito Democratico di Carpi che, insieme ai gruppi consiliari Carpi a Colori e AVS, ha depositato un’interrogazione in Consiglio comunale sul futuro dell’immobile "Val Paradiso" a Borgo Valsugana, di proprietà comunale.

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Il Partito Democratico di Carpi, insieme ai gruppi consiliari Carpi a Colori e AVS, ha depositato un’interrogazione in Consiglio comunale sul futuro dell’immobile “Val Paradiso” a Borgo Valsugana, di proprietà comunale.
“Questa struttura, che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento sociale e aggregativo per tante famiglie, scuole e associazioni carpigiane, dagli anni della pandemia non è più utilizzata. Proprio per il legame affettivo che porta con sé, riteniamo che il suo futuro debba essere affrontato con trasparenza e senza preconcetti sui banchi del Consiglio comunale, luogo naturale del confronto pubblico e delle scelte che riguardano la nostra comunità, aggiornando ad oggi le informazioni che negli anni abbiamo ricevuto dalle precedenti Giunte” precisano i gruppi consiliari di maggioranza che proseguono “per questo chiediamo all’amministrazione di fornire un quadro su quali siano le condizioni attuali dell’edificio dopo anni di inutilizzo; quale sia l’entità delle risorse necessarie per renderlo di nuovo fruibile, soprattutto per la conversione degli interni, oggi non più adeguati a un utilizzo turistico-ricettivo; se sia stata completata la verifica di interesse culturale prevista dalla legge; quali valutazioni si stiano facendo rispetto al futuro dell’immobile, se in direzione di vendita o ristrutturazione, ancora al vaglio. È inoltre importante chiarire quali fossero i proventi delle concessioni in passato e se questi abbiano giustificato la gestione, per capire se sia realistico pensare di rimettere la struttura a disposizione di scuole e associazioni.”
“Negli anni, abbiamo avuto molti esempi di quanto sia facile discutere di immobili o opere pubbliche avanzando ipotesi che poi si scontrano con i vincoli tecnici e finanziari, su cui in primis noi consiglieri comunali dobbiamo basarci. Prima di addentrarsi in scenari anche fantasiosi, serve invece partire da dati concreti. È bene ricordare che troppo spesso nel dibattito pubblico si sente dire: con i soldi usati per l’opera X si sarebbe potuto fare Y, senza considerare che la quasi totalità dei fondi pubblici statali o regionali è vincolata a specifiche finalità e non può essere spostata a piacimento da un’opera all’altra. Le decisioni non possono basarsi su suggestioni, ma devono poggiare su valutazioni solide in termini di risorse e organizzazione, che oggi non sono mai scontate”.
“Trasparenza, responsabilità e programmazione devono essere i principi guida per affrontare anche il destino dell’immobile di Borgo Valsugana, valorizzando il patrimonio pubblico e garantendo scelte sostenibili per la nostra comunità” concludono i consiglieri.

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