Chiuso l’Hotel Val Paradiso di Borgo Valsugana, una pagina della storia di Carpi se ne va

L’Hotel Val Paradiso di Borgo Valsugana, di proprietà del Comune di Carpi dal lontano 1972, ha chiuso i battenti. La struttura, rimasta nel cuore di varie generazioni di carpigiani che lì hanno vissuto i giorni spensierati delle loro gite scolastiche e non solo, rappresenta oggi una voce di spesa troppo costosa per l’ente pubblico impegnato quindi a “valutare le opzioni a disposizione” tra cui ovviamente la più conveniente sarebbe quella della vendita.

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L’Hotel Val Paradiso di Borgo Valsugana, di proprietà del Comune di Carpi dal lontano 1972, ha chiuso i battenti. La struttura, rimasta nel cuore di varie generazioni di carpigiani che lì hanno vissuto i giorni spensierati delle loro gite scolastiche e non solo, rappresenta oggi una voce di spesa troppo costosa per l’ente pubblico impegnato quindi a “valutare le opzioni a disposizione” tra cui ovviamente la più conveniente sarebbe quella della vendita. La struttura di tre piani, oggi tristemente vuota, conta 39 stanze (per 95 posti complessivi) con servizi igienici in comune nella maggior parte dei casi, di una cucina, una sala mensa, una tavernetta, una sala per attività ricreative e l’ascensore. Dispone, inoltre, di un ampio parco con un campo da tennis, uno da pallavolo e due campi da bocce. Dal 2005 è autorizzata come “casa vacanza per gruppi”, destinata cioè al soggiorno di gruppi organizzati su base volontaria che gestiscono direttamente la struttura durante il periodo di permanenza. Il Comune la concedeva in uso a scuole, ad associazioni ed enti senza fini di lucro con finalità educative, sociali, ricreative, sportive e ludiche e, sempre su richiesta, ad altri soggetti privati applicando però una diversa quota d’affitto.

L’attività dell’Hotel Val Paradiso di Sella di Borgo Valsugana, spiegano dal Comune di Carpi, “è cessata nel 2020 a causa dell’emergenza Covid poi, nel maggio 2022, visto il prolungato periodo di chiusura, l’ente ha disposto un sopralluogo da parte del responsabile del Servizio di prevenzione e protezione per verificare la sussistenza delle condizioni necessarie alla riapertura da cui è emersa una criticità del sistema antincendio che non raggiunge i parametri necessari prescritti per le strutture che ospitano gruppi”.

A ciò si aggiunge poi un altro problema ovvero che “la struttura non è più rispondente agli attuali standard per l’ospitalità: la maggioranza delle camere è infatti priva di bagno a uso esclusivo e le docce sono comuni. L’Hotel pertanto necessiterebbe di interventi di rinnovamento per renderlo nuovamente attrattivo. Infine, la domanda da parte dei gruppi, già in calo negli ultimi anni di attività, è ulteriormente diminuita dopo il Covid. In particolare, si è ridotto drasticamente l’interesse degli istituti scolastici, principali fruitori della struttura”.

I costi legati all’adeguamento del sistema antincendio e al rinnovamento della struttura per renderla rispondente alle mutate esigenze dei fruitori richiederebbero un ingente investimento da parte dell’Amministrazione. Una cifra eccessivamente onerosa da sostenere in tempi di risorse limitate e anche in considerazione del progressivo calo della domanda. Risorse da destinare, concludono dal Comune, “a esigenze prioritarie e diffuse della popolazione”. Sul destino del Val Paradiso non è ancora dato sapere con certezza: “stiamo valutando le opzioni a disposizione”. Una pagina della storia di Carpi pare così essersi definitamente conclusa. Nel silenzio.

Jessica Bianchi

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