Aimag, e così sia

Dopo vent’anni, alla fine, il momento del voto è arrivato. La maggioranza ha fatto valere la sua volontà ma l’opposizione gliel’ha fatta sudare per cinque ore, tanto è durato il Consiglio comunale di giovedì 24 luglio che si è aperto con il colpo di scena di Monica Medici e si è chiuso con quello dell’astensione di Alleanza Verdi Sinistra.

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Dopo vent’anni, alla fine, il momento del voto è arrivato. La maggioranza ha fatto valere la sua volontà ma l’opposizione gliel’ha fatta sudare per cinque ore, tanto è durato il Consiglio comunale di giovedì 24 luglio che si è aperto con il colpo di scena di Monica Medici e si è chiuso con quello dell’astensione di Alleanza Verdi Sinistra.

Nemmeno il tempo di iniziare con la presentazione della delibera ‘progetto di rafforzamento della partnership industriale fra Aimag e Hera’ e la consigliera di Carpi Civica Medici va all’attacco chiedendo che  la seduta del Consiglio comunale sia riservata e che escano dall’aula la presidente di Aimag Ruggiero e il direttore Valentini. C’è chi vorrebbe proseguire ma Giulio Bonzanini (Lega) insiste perché vengano rispettate le regole e si voti: la maggioranza consente ai vertici di Aimag di restare in aula.

Al Sindaco di Carpi Riccardo Righi è affidato il compito di illustrare la delibera: ribadisce che l’accordo nasce da un momento di criticità finanziaria ma guarda al futuro, in particolare alla scadenza della concessione del servizio idrico, con la gara nel 2028/29.

“Nel Consiglio di Amministrazione che ci propone l’accordo – punge Federica Carletti di Fratelli d’Italia nel corso del dibattito – siede un esponente che era presente nel momento in cui furono stipulati i finanziamenti senza assicurare il tasso di interesse. Quella scelta è all’origine delle criticità finanziarie: nel 2022 gli oneri finanziari impattavano a livello di bilancio per due milioni di euro, nel 2023 e nel 2024 sono saliti a sei. Quella è stata una grande responsabilità del Cda e io mi domando: se la scelta di quel Cda di Aimag fosse stata diversa, oggi saremmo qui a parlarne?”.

Per il Sindaco Righi “l’operazione è partita da una difficoltà finanziaria, nata anche per scelte che forse non sono state attenzionate”, ma “chiama a una responsabilità alta. Nulla può reggersi senza una vigilanza costante” afferma sollecitando la politica e le istituzioni locali a mantenere alta l’attenzione. Servendo su un piatto d’argento l’assist a Bonzanini che si augura “una consapevolezza maggiore rispetto ad altri progetti e cantieri”.

Per anni le gare per la concessione del servizio idrico sono state rimandate perché non si trovava la quadra e ora che, nell’ambito provinciale di Modena, Hera e Aimag l’hanno trovata, la data pare che ci sia. Sulla base dell’accordo Aimag gestirà il servizio idrico dell’intera provincia attraverso una società la cui maggioranza resterà nelle mani di Hera. Questo il destino della nostra società multiutility che, nel 2023, ha registrato un fatturato consolidato di 400 milioni di euro grazie all’attività nei servizi ambientali, ciclo idrico ed energia producendo una ricchezza di cui, per cinquant’anni, i comuni hanno beneficiato direttamente grazie ai dividendi. Da sempre la compravendita del gas è stata il fiore all’occhiello del Gruppo Aimag, la partecipata Sinergas la sua ‘cassaforte’ e il settore è cresciuto, durante gli anni di mercato tutelato, fino a rappresentare oggi il 42,5% dell’attività complessiva in un regime che è diventato di libero mercato.

“Aimag che nasce come multiutility del territorio – ha affermato il Sindaco Righi  – per occuparsi di servizi pubblici a mercato controllato (idrico, rifiuti, gestione delle reti gas) negli anni, per più ragioni, si è trasformata anche in qualcosa d’altro. L’azienda ha modificato il suo perimetro d’intervento altrimenti oggi non avremmo il 42,5 di compravendita di energia perché quella cosa lì non dovrebbe interessare a un Comune, non è una cosa che interessa per il bene collettivo della nostra comunità perché qualsiasi società può vendere e comprare energia e fare utile su questo”. Qualsiasi società, ma non Aimag.

Mentre dalle opposizioni fioccavano le domande, nella maggioranza non avevano alcun dubbio da chiarire. Annalisa Arletti capogruppo di Fratelli d’Italia l’ha definito “il delitto perfetto”. Il PD ha affidato gli interventi alle nuove consigliere Oliviero, Brina e Meschieri ma a una navigata Monica Medici, la cui preparazione è stata riconosciuta persino dal direttore generale Valentini, sono bastati pochi minuti per replicare. “Voterò contro questo furto a molti cittadini per donarlo a pochi finanzieri” ha tuonato la Medici nelle dichiarazioni di voto mentre la capogruppo Paola Borsari ha definito la scelta di votare a favore della delibera “di responsabilità, non per lealtà al partito. Con questa operazione non si perde nulla”. L’accordo irreversibile con Hera prevede la cessione del controllo e della governance industriale di Aimag, le cui magnifiche sorti e progressive sono tutte da scrivere. Al momento del voto, favorevole da parte della maggioranza e contrario da parte delle opposizioni, si è registrata l’astensione di AVS “per coerenza”. La delibera rimane sospesa fino a che non arriverà il parere della Corte dei Conti e di Agcom.

 

 

 

 

 

 

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