aMo, inviata una lettera di contestazione al direttore

Mancata comunicazione in tempo utile all’Amministratore Unico della lettera dell’Agenzia delle Entrate che segnalava alcune anomalie contabili nelle dichiarazioni IVA, protocollata il 15 aprile. Presunte carenze nei controlli sulla documentazione fornita dalla ex dipendente per istruire le disposizioni di pagamento e infine ipotesi di presunta inerzia di fronte a comportamenti della stessa non conformi al regolamento aziendale per i dipendenti. Sono queste le principali contestazioni mosse al Direttore di aMo Daniele Berselli da parte dei legali incaricati dalla Società stessa.

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Mancata comunicazione in tempo utile all’Amministratore Unico della lettera dell’Agenzia delle Entrate che segnalava alcune anomalie contabili nelle dichiarazioni IVA, protocollata il 15 aprile. Presunte carenze nei controlli sulla documentazione fornita dalla ex dipendente per istruire le disposizioni di pagamento e infine ipotesi di presunta inerzia di fronte a comportamenti della stessa non conformi al regolamento aziendale per i dipendenti. Sono queste le principali contestazioni mosse al Direttore di aMo Daniele Berselli da parte dei legali incaricati dalla Società a tutela della stessa. Contestazioni contenute in una lettera inviata oggi a firma del nuovo Amministratore Unico Andrea Bosi, che intende dar seguito in tempi brevi alla richiesta unanime dei Soci di procedere al riassetto dei ruoli apicali dell’Agenzia. La lettera si aggiunge alle azioni presentate all’Assemblea dello scorso 16 luglio dall’Amministratore Unico e validate dai Soci per la “messa in sicurezza” dell’Agenzia, attraverso la stesura e applicazione di nuovi regolamenti finanziari, organizzativi ed etici interni. L’Agenzia per la Mobilità e il trasporto pubblico di Modena ha già aderito ad Avviso Pubblico, e sta per dotarsi di un nuovo regolamento finanziario interno. Tra i punti in agenda anche l’incarico a un legale che si occupi di un’azione civile per il recupero delle risorse sottratte nei confronti della presunta responsabile; un esposto alla Corte dei conti volto a recuperare il possibile danno erariale e l’adozione volontaria del modello 231 per evitare che si possano ripetere fatti simili.

Le azioni messe in campo da Bosi fanno seguito alla vicenda che vede aMo parte lesa di una sottrazione illecita di denaro pubblico, per ia quale è stata presentata denuncia all’autorità giudiziaria.

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