Borsellino e gli agenti della sua scorta “ci hanno consegnato un’Italia migliore”.

Questa mattina, sabato 19 luglio, presso il Piazzale della Meridiana a Carpi, si è tenuta la commemorazione pubblica in occasione dell'anniversario della Strage di Via D’Amelio quando, il 19 luglio 1992, la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.

0
362

Questa mattina, sabato 19 luglio, presso il Piazzale della Meridiana a Carpi, si è tenuta la commemorazione pubblica in occasione dell’anniversario della Strage di Via D’Amelio quando, il 19 luglio 1992, la mafia uccise il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi (che fu la prima donna a fare parte di una scorta nella Polizia di Stato e a cadere in servizio), Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Mentre restò gravemente ferito l’agente Antonino Vullo.

L’iniziativa – promossa dall’associazione La Caramella Buona ETS e da Radio 5.9 – si è svolta con il patrocinio del Comune di Carpi, con la presenza del gonfalone della Città e ha visto la partecipazione del presidente del Consiglio Comunale, Andrea Artioli, di Nicola Pozzati di Radio 5.9, di Roberto Butelli, segretario generale del sindacato Siulp di Modena, di Giulia Pellizzari, Presidente della Fondazione Casa del Volontariato di Carpi e di don Antonio Dotti del Presidio Libera Peppe Tizian. Presenti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine, Polizia Locale, Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri.

Dopo aver deposto una corona di fiori davanti al murale dedicato a Borsellino e ai suoi “angeli custodi”, gli agenti della scorta caduti accanto a lui in servizio, si è tenuto un minuto di silenzio. Dopodiché gli ospiti hanno portato il proprio saluto.

“Questa manifestazione, che si ripete ogni anno dal 2013, rappresenta per noi un importante momento di memoria condivisa – commenta Pozzati – Siamo sempre felici della presenza delle Istituzioni e dei cittadini e speriamo che iniziative come quella odierna possano contribuire al ricordo, soprattutto tra i più giovani, di quelle persone che, come Borsellino e gli agenti della sua scorta, sacrificando la vita nell’adempimento del proprio dovere, ci hanno consegnato un’Italia migliore”.

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp