L’appello a Conte, “Le chiediamo aiuto per fermare questa cessione mascherata da collaborazione”

Alcuni simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, tra cui vari ex, (Roberto Galantini, Eros Andrea Gaddi, Vittorio Ballestrazzi, Nicoletta Magnoni, Luca Severi, Monica Medici, Zeno Razzaboni e Andrea Rossi) hanno scritto “un appello a Giuseppe Conte per fermare la definitiva spoliazione di Aimag, in atto in questi giorni”.

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Roberto Galantini

Alcuni simpatizzanti del Movimento 5 Stelle, tra cui vari ex, (Roberto Galantini, Eros Andrea Gaddi, Vittorio Ballestrazzi, Nicoletta Magnoni, Luca Severi, Monica Medici, Zeno Razzaboni e Andrea Rossi) hanno scritto “un appello a Giuseppe Conte per fermare la definitiva spoliazione di Aimag, in atto in questi giorni”. Ecco il testo della lettera.

Preg.mo dott. Giuseppe Conte e p.c. coordinatori e rappresentanti M5S Emilia-Romagna, noi sottoscrittori di questa lettera siamo stati fondatori o attivisti o rappresentanti del M5S nella provincia di Modena, in una Regione che fu tra le prime ad eleggere una rappresentanza locale del Movimento.

Oggi, a dieci anni circa dalle prime elezioni in cui ci presentammo come Movimento Cinque Stelle, non abbiamo più tutti la stessa posizione riguardo alla sua linea politica, ma condividiamo tra noi una sorta di fratellanza che deriva dall’aver vissuto insieme i primi anni in cui la nascita del M5S ci dava la speranza di un vero e forte cambiamento nella politica del nostro paese.

Siamo tutti consapevoli delle priorità internazionali e umanitarie che sconvolgono il mondo, che perciò determinano la necessità di stringere alleanze con altri partiti per smuovere il quadro politico nazionale, ma questi accordi a nostro modesto avviso devono comprendere regole stringenti anche per le azioni locali.

Nell’area nord della provincia di Modena PD e centro-destra stanno manovrando di concerto per incorporare Aimag (una florida azienda pubblica che gestisce acqua-gas-rifiuti) in Hera (società quotata in borsa, perciò di fatto operante con priorità esclusiva i dividendi degli azionisti).

In Emilia-Romagna il M5S ha sostenuto la lista del presidente De Pascale, ma come possiamo essere credibili se ci alleiamo con chi fa esattamente il contrario di ciò per cui siamo nati? L’acqua pubblica non era la prima delle nostre cinque stelle? Non sarà anche per questo che il nostro consenso elettorale in questa regione si è annichilito?

Aimag è una società mista in cui i comuni soci detengono il 65% delle azioni. Fino al 2023 i soci pubblici hanno governato Aimag con efficacia ed efficienza, fino a quando il sindaco di Carpi e pochi altri hanno fatto saltare l’alleanza tra comuni che garantiva il controllo pubblico di Aimag. Sono quasi vent’anni che il PD carpigiano-modenese tenta di incorporare Aimag in Hera, in tutto questo tempo le liste M5S locali hanno sempre sostenuto comitati e cittadini che, con la loro opposizione, hanno contribuito a sospendere o ritardare questo esito.

Nel Comune di Carpi si sono svolti ben tre referendum in dieci anni sulla questione (uno nazionale, quello del 2011, due comunali nel 2008 e nel 2017), ebbene ogni volta i cittadini carpigiani si sono espressi inequivocabilmente contro la privatizzazione/fusione/incorporazione di Aimag in Hera. Due su tre di questi referendum sono stati organizzati con il sostegno fondamentale delle liste locali del M5S. Nonostante ciò i sindaci dei comuni soci (PD e centro-destra) si apprestano in questi giorni a far approvare dai consigli comunali un accordo-capestro che consegna il controllo di Aimag nelle mani di Hera, e renderà irreversibile questa situazione anche per le amministrazioni future.

Cosa direbbe la nostra compianta e straordinaria attivista Alice Aldrovandi vedendo il M5S alleato al partito che umilia manifestamente l’espressione democratica dei propri cittadini?

Questo pessimo accordo Aimag-Hera, dopo che sarà stato votato dai consigli comunali, dovrà attendere per 30 giorni il silenzio-assenso della Corte dei Conti per diventare operativo.

Nel frattempo Le chiediamo aiuto per fermare questa cessione mascherata da “collaborazione”.

In quasi vent’anni, per giustificare la spoliazione di questo grande patrimonio pubblico, il PD ha confezionato motivazioni pretestuose, diffuso informazioni errate o deliberatamente false, come presunti scenari catastrofici poi evaporati, forse per nascondere le reali ragioni (inconfessabili?) che lo muovono.

Ma un’altra delle nostre stelle era l’onestà. E’ troppo pretenderla anche dagli alleati?

O ci ricordiamo male?.

Con stima,

Roberto Galantini, Eros Andrea Gaddi, Vittorio Ballestrazzi, Nicoletta Magnoni, Luca Severi, Monica Medici, Zeno Razzaboni, Andrea Rossi

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