Il Coordinamento Provinciale di Alleanza Verdi e Sinistra ritiene doveroso esprimere pubblicamente la propria posizione di “fortissima perplessità riguardo la partnership industriale tra Aimag ed Hera. Una forza politica che si riconosce nei valori ecologisti, sociali e democratici non può sottrarsi al confronto su una scelta che coinvolge la natura e il futuro della gestione dei servizi pubblici sul nostro territorio.
La salvaguardia dei beni pubblici – e dell’acqua in particolare – è per noi un punto irrinunciabile e qui, invece, si sta compiendo scelta diversa che, obiettivamente, espone il servizio idrico, il “bene comune” acqua, a logiche di mercato che per loro natura rispondono in prevalenza alla finanza, nonostante il persistente formale controllo pubblico degli enti locali.
Comprendiamo le ragioni economiche che hanno portato a questa scelta per salvaguardare la sopravvivenza e l’operatività di AIMAG rispetto alle prossime sfide della gestione del servizio idrico coi bandi provinciali e il valore dei dividendi che vengono promessi ai Comuni, importanti per finanziare le politiche di welfare nei confronti dei cittadini, e ne teniamo conto; tuttavia non possiamo semplicemente accettare che la logica del mercato prevalga su quella della tutela collettiva e del controllo democratico.
Esprimere questo dissenso è legittimo anche all’interno delle coalizioni di governo, nei diversi comuni. Una politica dei contenuti e dei valori non può essere sacrificata sull’altare del conformismo o del “sì” a prescindere. In ogni comunità che crede nel confronto e nella responsabilità condivisa, possono esistere divergenze di opinione che non minano, ma anzi rafforzano, la qualità del percorso politico comune. Alleanza Verdi e Sinistra non può avallare a cuor leggero una privatizzazione mascherata, tanto più in un contesto nazionale dove vediamo avanzare logiche analoghe nella sanità, nella scuola, nei trasporti e in molti altri settori cruciali per la vita delle persone.
Infine, è bene ricordare che questa partnership è solo il compimento di un percorso iniziato oltre vent’anni fa. Non è un cambiamento improvviso, ma il risultato di un’impostazione che abbiamo sempre contrastato, a tutti i livelli, e che oggi più che mai riteniamo necessario mettere in discussione.
Per tutte queste ragioni, AVS non può appoggiare politicamente un’operazione che, nei contenuti e nelle modalità, non risponde alla visione di gestione pubblica, democratica e trasparente dei servizi che ci guida”.