Cappelletta di via Nuova Ponente, la palla è in mano alla Sovrintendenza

L’assessore all’Urbanistica Di Loreto ha spiegato come dopo “l’atto di diffida inviato il 21 ottobre 2024 al proprietario dello stabile” e il contestuale termine fissato in “90 giorni” per provvedere alla “messa in sicurezza”, il privato abbia “avviato una interlocuzione con l’ufficio tecnico per la presentazione di una pratica edilizia di consolidamento e messa in sicurezza del fabbricato vincolato”. Il progetto è stato presentato alla Sovrintendenza la quale dovrà esprimersi entro “120 giorni dalla ricezione (in data 18 aprile 2025) della documentazione. La Scia potrà pertanto acquistare efficacia solo previa autorizzazione dell’ente”.

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Che fine hanno fatto i lavori di messa in sicurezza della Cappelletta di via Nuova Ponente? A chiederlo all’amministrazione comunale, ancora una volta, è stato il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Enrico Fieni. “A distanza di mesi dalla scadenza del termine imposto alla proprietà (21 gennaio 2025) per la messa in sicurezza dell’Oratorio della Madonna Addolorata, nulla è stato fatto. Né da parte dei privati, né da parte dell’Amministrazione che, in caso di inottemperanza, aveva dichiarato di voler intervenire in sostituzione. È inaccettabile che si continui a tollerare questa situazione di degrado e rischio per l’incolumità pubblica considerato anche il fatto che la struttura sorge proprio accanto ad una strada su cui transitano automobilisti, ciclisti e pedoni”, ha dichiarato Fieni.

L’immobile, già dichiarato inagibile dal Servizio Sismico dell’Unione Terre d’Argine il 4 settembre 2024, oggi è anche soggetto ad abbandoni di rifiuti: “l’oratorio sta diventando una discarica a cielo aperto. Un luogo sacro abbandonato non solo strutturalmente, ma anche moralmente”.

Nella sua interrogazione il consigliere chiedeva all’Amministrazione di chiarire se esiste un cronoprogramma per i lavori di messa in sicurezza, se è stato quantificato il costo degli interventi, in quale capitolo di bilancio verranno registrati, e se si sta procedendo con il supporto legale per il recupero delle somme da parte dei privati inadempienti. A rispondere è stato l’assessore all’Urbanistica Alessandro Di Loreto il quale ha spiegato come dopo “l’atto di diffida inviato il 21 ottobre 2024 al proprietario dello stabile” e il contestuale termine fissato in “90 giorni” per provvedere alla “messa in sicurezza”, il privato prima della scadenza abbia “avviato una interlocuzione con l’ufficio tecnico per la presentazione di una pratica edilizia di consolidamento e messa in sicurezza del fabbricato vincolato”. Il progetto, prosegue Di Loreto, “il cui obiettivo è quello di mettere in sicurezza l’oratorio garantendo un transito sicuro sia sulla ciclabile che su via Nuova Ponente Ponente” è stato “presentato alla Sovrintendenza” la quale dovrà esprimersi entro “120 giorni dalla ricezione (in data 18 aprile 2025) della documentazione. La Scia potrà pertanto acquistare efficacia solo previa autorizzazione dell’ente”. In soldoni, essendosi mosso il privato, il pubblico molla l’osso e non interviene.

Sul fenomeno del copioso abbandono di rifiuti accanto al fabbricato invece Di Loreto rispedisce l’accusa al mittente: “non ci sono pervenute segnalazioni relative a situazioni di degrado o scarico. La situazione è circoscritta e simile a quella di varie scarpate stradali; abbiamo comunque chiesto ad Aimag di intensificare i controlli”.

Jessica Bianchi

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