Nel corso del Consiglio comunale dedicato ai lavori di via Roosevelt, che si è svolto giovedì 26 giugno, è stata data risposta all’interrogazione presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia che chiedeva: i criteri che hanno determinato la scelta di realizzare in via Roosevelt il progetto sperimentale di desigillazione, il cronoprogramma, il motivo dei ritardi e delle variazioni apportate al progetto. Nel corso del suo intervento Tommaso Casolari ha dato lettura del messaggio dei commercianti di via Roosevelt, qui sotto riportato in forma integrale:
“Da mesi a questa parte riceviamo informazioni frammentarie, incomplete, fuorvianti e talvolta mendaci, finalizzate a mantenere una sorta di quiete nella relazione tra noi commercianti e l’amministrazione. Siamo stati più volte chiamati in Comune per essere ragguagliati sull’avanzamento lavori, ma la maggior parte delle informazioni ricevute non ha poi trovato riscontro nella realtà dei fatti. Abbiamo più volte a gran voce fatto presente le nostre preoccupazioni relative alla sicurezza (non solo in questo momento con le strutture del cantiere, ma anche relative alla futura riapertura del ‘normale’ transito): vedi primo tra tutti il passaggio dei mezzi di soccorso ma anche la mancanza di spazi adeguatamente sicuri per il transito delle biciclette e non ultima la pericolosità delle deviazioni del traffico per gli spazi cantierizzati. Ci è stato detto che, lamentandoci per le tempistiche dilatate, “se continuiamo a doverci incontrare con voi ogni tre per due non andiamo mai avanti”… quando noi avevamo richiesto un unico incontro dopo 8 mesi dall’inizio dei lavori, soltanto per avere delucidazioni in merito a quanto stava avvenendo sotto gli occhi di tutti. Sono stati commessi errori che tardano ad essere sistemati, nonostante le tempistiche indicate per correggerli siano abbondantemente passate. Il primo stralcio è completamente fermo dalla fine di marzo e i lavori generali sono in standby da più di quattro settimane. Ci aspettiamo da parte dell’amministrazione che ci vengano date informazioni definitive e reali relative a tempistiche e modalità di ripartenza, prosecuzione e termine dei lavori.
Siamo stati fino a qui anche troppo bravi a mantenere bassi i toni nei confronti diretti con l’amministrazione, ma abbiamo ormai raggiunto un livello di sopportazione massimo, poiché ognuno di noi è stato toccato in modo più o meno importante dal punto di vista economico, vedendo il lavoro calare drasticamente e vedendolo altresì compromesso per la difficoltà del passaggio dei mezzi pesanti dei fornitori”.