La parrocchiana che scrive vuole riavere “una chiesa che si possa definire tale a Fossoli di Carpi”. Dopo il terremoto la Chiesa Madre di Fossoli lungo la strada Romana nord resta avvolta da un imponente ponteggio per evitare il crollo di ulteriori porzioni di muratura e, per quanto riguarda la chiesa nuova le cose non vanno meglio perché il sisma ha provocato il collasso del tetto e resta inagibile. “La messa viene celebrata sotto a un tendone e in questa stagione non si respira.. inevitabilmente l’affluenza è sempre minore”.
Per le celebrazioni importanti i parrocchiani fossolesi possono contare sulle chiese di Budrione e San Marino ma lanciano un appello per riavere una chiesa.
L’Ufficio Diocesano Patrimonio Immobiliare ha fatto il punto sullo stato della ricostruzione nel maggio scorso, in occasione del tredicesimo anniversario del terremoto, e fa sapere che nulla è cambiato da allora.
Nel territorio carpigiano, dopo la riapertura delle chiese parrocchiali di San Marino e Budrione, “attualmente, diversi progetti sono in fase istruttoria presso la struttura commissariale, fra cui quelli della chiesa di San Francesco e della chiesa nuova di Fossoli, che beneficia anche di un consistente contributo CEI 8xmille”. Ancora per parecchi mesi dunque la comunità parrocchiale di Fossoli non disporrà di un edificio sacro per celebrare le sante messe. Nell’anno in corso la Diocesi di Carpi sta percorrendo la strada verso l’unificazione con la Diocesi di Modena-Nonantola che potrebbe portare a un ripensamento organizzativo e territoriale.