“L’ampliamento adiacente al Pronto Soccorso ci permette di avere a disposizione una diagnostica avanzata (radiografia, ecografia e Tac) a disposizione del PS – sottolinea il dottor Sossio Serra, primario del Pronto Soccorso – e ci sta facilitando nella gestione dei percorsi soprattutto quelli diagnostici. Avere una diagnostica più vicina e comoda è utile sia per il paziente sia per gli operatori, che possono più agevolmente disporre degli esami necessari. Nello stesso edificio trova spazio anche il nuovo OBI (Osservazione Breve Intensiva), sei posti letto monitorati che consentiranno di liberare l’area dove è attualmente per destinarla all’attesa dei pazienti”
Il dott. Serra da inizio 2025 dirige il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini di Carpi. Specializzato in Geriatria, 47 anni, originario di Napoli ma da 15 anni in Romagna, proviene dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Bufalini di Cesena, dove era in forze dal 2008. Qui ha maturato una consolidata esperienza in tutti i servizi lavorativi inerenti l’emergenza-urgenza, dalla Medicina d’urgenza e subintensiva, al Pronto Soccorso, dai punti di Primo intervento al soccorso territoriale, con particolare riferimento alla sedoanalgesia e sedazione procedurale, ambito per il quale è stato titolare di un incarico professionale qualificato e tutor per medici in formazione specialistica.
Dalla fine dell’emergenza pandemica da Coronavirus il Pronto Soccorso dell’Ospedale Ramazzini di Carpi ha visto un importante incremento degli accessi: nel 2024 sono stati 45.211, con la netta prevalenza di codici di minore gravità, ovvero verdi (65%) e azzurri (29%). Una problematica, unita all’elevata percentuale di autopresentazione per eventi tempodipendenti, che figura tra i fattori presi in esame nella necessaria revisione dei percorsi dedicati all’emergenza-urgenza.
Dott. Serra, l’attività del Pronto Soccorso resta sotto pressione?
“L’estate è storicamente un periodo critico in cui i Pronto Soccorso vengono presi d’assalto ma ci stanno dando una mano il Cau, la medicina territoriale e altre strutture. Dall’attivazione del Centro di Assistenza e Urgenza (Cau) sono diminuiti gli accessi di codici verdi in Pronto Soccorso”.
Ci sono nuovi spazi ma resta la carenza di personale?
“Esiste ancora una carenza di personale, a Carpi come in ogni Pronto Soccorso Italiano. Si è trovato il modo di gestire il problema avvalendosi delle prestazioni di cooperative ma negli ultimi sei mesi abbiamo avuto nuove assunzioni di personale e se ne prospettano altre con il nuovo concorso. Cominciamo a vedere la luce”.
S.G.