Solo tre anni fa, il Reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi viveva una situazione di difficoltà per la carenza di personale a causa della maternità di sei ginecologhe su quindici ma l’emergenza è rientrata e il primario dott. Paolo Venturini nominato nell’ottobre scorso può guardare al futuro dell’attività con maggiore serenità. “L’organico è al completo e siamo in quindici sanitari, tutti assunti a tempo indeterminato. È stato chiuso ogni rapporto con le cooperative e siamo molto contenti.A contribuire alla soddisfazione anche il fatto che al termine del concorso ci sono medici che hanno richiesto di poter prestare servizio al Ramazzini a testimonianza dell’attrattività che oggi ha il reparto”.
Mirandolese, 52 anni, il dottor Paolo Venturini si è laureato in Medicina e chirurgia nel 2002, specializzandosi in Ginecologia ed Ostetricia nel 2008 presso la Scuola di Specializzazione dell’Università di Modena. Durante il suo percorso formativo si è occupato in particolar modo della gestione della gravidanza sia fisiologica che patologica e della chirurgia ginecologica. È al Ramazzini dal 2020.
Nel periodo da gennaio ad aprile 2025, l’ospedale di Carpi ha registrato un importante incremento delle attività chirurgiche in ambito ginecologico, con 244 interventi effettuati rispetto ai 218 dello stesso periodo del 2024. Questo aumento riflette l’impegno costante nel miglioramento delle cure e dei servizi offerti alle pazienti.
Particolarmente sviluppata è la rete onco-ginecologica, che prevede la centralizzazione interdipartimentale dei casi complessi presso l’ospedale di Carpi. Grazie alla presenza di un team multidisciplinare e multiprofessionale, i casi vengono discussi collegialmente, garantendo una presa in carico globale della donna. Questo approccio integrato permette di offrire cure personalizzate e di alta qualità, migliorando significativamente i risultati clinici.
Il calo demografico che si sta verificando da alcuni anni a livello nazionale si riflette anche sul Punto Nascita carpigiano, che ha chiuso il 2024 con 1046 parti, iniziando il 2025 con 304 parti fino ad aprile (erano stati 361 nel 2024).
Umanizzazione della cura è la parola d’ordine che caratterizza l’attività della Ginecologia e Ostetricia diretta dal dott. Venturini. “Vogliamo essere un’unità operativa in uscita dalle quattro mura ospedaliere sul territorio attraverso i Consultori e la Pediatria di base ma anche con incontri formativi per promuovere la buona salute. Sarà riservata particolare attenzione ai neonati e alla coppia a partire dalla fase preconcezionale quando ci sono delle difficoltà fino a tutta la gravidanza, in particolare quella patologica, alla nascita e al periodo successivo. Sul fronte ginecologico si tratta di accompagnare le donne con patologie benigne, endometriosi, fibromatosi, affinché possano avere una vita normale e quelle over 50 affinché la loro vita relazionale non sia alterata dai cambiamenti della menopausa”.
Sara Gelli