“L’intero servizio di emergenza-urgenza provinciale è al centro di un complesso lavoro di revisione”

“Un’evoluzione responsabile, guidata da dati, partecipazione e visione di sistema” precisa l’Ausl di Modena.

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In merito all’articolo Sanità alle prese con una crisi senza precedenti, siamo al punto di non ritorno pubblicato su sito di Tempo, l’Azienda Usl di Modena precisa che:

L’intero servizio di emergenza-urgenza provinciale è da alcune settimane al centro di un complesso e puntuale lavoro di revisione, a partire dalla rigorosa analisi dei dati. Dati che peraltro indicano in maniera incontrovertibile la qualità della risposta in emergenza che questa provincia di Modena è in grado di offrire. È evidente che deve essere fatto un lavoro di aggiornamento del sistema per continuare a garantire questa qualità in un contesto generale, nazionale e locale, di carenza di organici e di risorse. È proprio per questo che bisogna valutare, misurare, e commisurare la risposta ai bisogni della popolazione. E’ ciò che le tre aziende sanitarie stanno facendo, con un percorso rispettoso delle vie istituzionali e delle responsabilità, da un lato tecniche dall’altro politiche. Prima della conclusione di questo percorso di analisi, ogni altra considerazione è fuori contesto e ipotesi slegate dal percorso condiviso che si sta facendo non dovrebbero trovare spazio. Ogni contributo volto a definire le vie percorribili a seguito delle analisi in corso, dev’essere infatti accompagnato da dati in grado di sostenere queste valutazioni.

Modifiche ai servizi come quelle ipotizzate nell’articolo, non sono definite in nessuna delle analisi finora realizzate, in un quadro che dev’essere costantemente aggiornato in base a diversi fattori, alcuni dei quali non direttamente governabili come ad esempio la demografia professionale o quale percorso specialistico sceglieranno i giovani medici. È per questo che su mandato della Conferenza territoriale socio-sanitaria sono stati coinvolti tutti i soggetti, in una logica di corresponsabilità, affinché si possa garantire un sistema più efficiente e sempre sicuro. Questo percorso è un’evoluzione responsabile, guidata da dati, partecipazione e visione di sistema.

Si coglie dunque l’occasione per ricordare che l’obiettivo non è mai togliere tutele ai cittadini ma usare al meglio le competenze professionali, per dare di più dove serve davvero: l’eventuale evoluzione della forma dei servizi ha sempre l’obiettivo di rispondere al bisogno per cui sono nati, ripensandoli in base alla domanda e ai dati di attività: ciò non significa tagliare, ma trasformare e utilizzare bene le risorse”.

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