Il professor Monzini e il bello di imparare divertendosi con le sue applicazioni

Carlo Monzini, laureato in Architettura e docente da 24 anni, attualmente insegnante di Tecnologia presso la scuola secondaria di primo grado M. Hack, dal 1996 ha iniziato a sviluppare applicazioni e videogiochi, specializzandosi via via sempre di più nella didattica innovativa digitale per migliorare l’apprendimento e la motivazione dei ragazzi e dei bambini a scuola. “I risultati che ho ottenuto con i ragazzi sono stati sorprendenti sia dal punto di vista del coinvolgimento che delle abilità conseguite, anche e soprattutto da parte degli alunni con difficoltà. La mia didattica permette di superare sia le difficoltà di apprendimento che gli impedimenti fisici e per questo vorrei divulgarla e condividerla”.

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Il primo gioco sviluppato dal professor Carlo Monzini, docente di Tecnologia alla scuola secondaria di primo grado Margherita Hack di Carpi risale al 1996 e raccontava la storia della città di Roma dalla fondazione fino alla caduta dell’Impero Romano. Da allora Monzini non si è più fermato e ha continuato a ideare applicazioni a supporto della didattica per stimolare i bambini e i ragazzi nell’apprendimento, mostrando il risvolto più utile e sano delle nuove tecnologie al servizio dell’educazione. “Ho da sempre avuto voglia di creare innovazione , nel 2003 ho realizzato un primo semplice Cad per l’insegnamento del disegno tecnico”.

Tra tutte le applicazioni didattiche che ha sviluppato quale le ha dato maggiori soddisfazioni e perché?

“Sicuramente l’applicazione di cui ho avuto maggior soddisfazione è stata AmbienteD edita da Lattes Editori: un’app che insegna a comprendere il disegno tecnico. Questo progetto è stato presentato anche alla fiera dedicata all’innovazione nella scuola Didacta Italia. Un’altra applicazione che riscuote grande successo tra le giovani menti è Adventure Escape che permette di realizzare, tramite un’interfaccia grafica, un mondo tridimensionale esplorabile come se fosse un videogioco e programmabile tramite blocchi grafici”.

Il riscontro più bello da parte di un suo alunno?

“Uno studente con grave dislessia mi disse: Prof riesco anch’io a disegnare, mi piace molto e sono riuscito per la prima volta a completare e a spiegare agli amici un mio disegno. Un altro studente con gravi disabilità motorie è riuscito tramite il joypad della carrozzina a realizzare disegni complessi in assonometria. Numerosi studenti mi hanno detto di essersi innamorati della materia Tecnologia e Informatica grazie a questo approccio, e di avere scelto la scuola superiore in virtù della passione che  ho trasmesso loro. Queste sono grandi soddisfazioni per un docente”.

Progetti per il futuro?

“Il mio sogno è quello di continuare a progettare applicazioni che possano aiutare sia gli studenti che i docenti per il complesso percorso di crescita scolastica. I progetti per il futuro sono le applicazioni FiabaLab, per sviluppare e potenziare il pensiero creativo e computazionale nella creazione di fiabe; Escape Room, per insegnare la costruzione di un ambiente 3D come un videogioco, con la possibilità di collaborare, in modo trasversale, con studenti e docenti in tutte le discipline; e Coding creativo, per la scuola primaria, per un avvio al pensiero computazionale, al problem solving e per lo sviluppo delle competenze logico matematiche fin dalla classe prima”.

Chiara Sorrentino

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