L’immobile di via Catellani, 7, per anni dimora dei frati ora trasferiti nel convento di San Nicolò, grazie al Protocollo di intesa sottoscritto da Comune e Diocesi di Carpi, è pronto a fare la propria parte per rispondere, seppure in parte, al crescente fenomeno dell’emergenza abitativa che ha investito Carpi. A partire dal mese di luglio infatti, gli 11 posti letto verranno messi a disposizione di tre mamme sole con figli. “La Diocesi – sottolinea l’assessore alle politiche sociali, Tamara Calzolari – ha ultimato la sistemazione dei locali mentre noi abbiamo completato l’iter burocratico: ora la struttura è pronta ad accogliere persone senza fissa dimora o in condizioni di povertà estrema. Ricordo inoltre che quello di via Catellani è un alloggio ponte in attesa del completamento del cantiere nella ex Casa delle Suorine di via Molinari”.
Dentro a quest’ultima, di proprietà di ASP Terre d’Argine, una volta pronta, grazie ai fondi del Pnrr – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e dello stesso ente, verranno ricavati 8 piccoli appartamenti a ingresso autonomo, composti di bagno, angolo cottura e camera da letto, di cui 2 a piano terra a misura di disabile, pensati per ospitare in via temporanea adulti e nuclei in estrema emergenza abitativa.
L’idea iniziale era quella di creare in via Catellani un dormitorio per i senza fissa dimora, l’auspicio è che anche questa categoria di persone possa trovarvi rifugio. “A seconda delle esigenze che ci si prospetteranno – assicura l’assessore Calzolari – useremo lo spazio in modo flessibile”.
Jessica Bianchi