Torna per la diciassettesima edizione l’AiaFolkFestival, l’evento culturale che dal 21 al 29 giugno 2025 animerà Novi di Modena con nove giorni di musica, letteratura, teatro e arte. Il festival, organizzato dal Coro Mondine di Novi di Modena, quest’anno porta il significativo titolo Restiamo umani, un invito alla riflessione sui valori fondamentali dell’umanità in un’epoca di grandi trasformazioni. “Restiamo umani – spiega Manuela Rossi, presidente del Coro – non è solo il titolo di questa edizione, bensì un manifesto culturale che attraversa tutti gli eventi in programma. In un mondo sempre più frammentato, il nostro festival vuole essere un ponte di connessione tra persone, storie e tradizioni. Per un piccolo paese come Novi, organizzare un evento di questa portata rappresenta una sfida importante, ma anche la dimostrazione che la cultura può nascere e prosperare ovunque ci siano passione e dedizione. Il Coro delle Mondine, forte della sua storia e delle sue radici nel territorio, si fa promotore di questa manifestazione perché crede profondamente nel potere aggregante della musica popolare, della letteratura e dell’arte”.

Il programma, ricco e variegato, spazia dalla world music al gospel, dal folk al teatro di narrazione, senza dimenticare la letteratura e l’arte contemporanea. “Siamo particolarmente orgogliosi di ospitare personalità di grande calibro come Saverio Tommasi, giornalista per Fanpage.it, scrittore e presidente di Sheep Italia, che il 26 giugno dialogherà con Elisa Paltrinieri su Le parole e la Memoria. Non possiamo poi non sottolineare – aggiunge Diego Zanotti, responsabile dell’organizzazione – la rinnovata collaborazione tra il Coro Mondine e la Società Filarmonica Novese, che il 27 giugno si esibiranno insieme al Parco della Resistenza, confermando il forte legame tra le realtà culturali del nostro territorio. Un altro momento clou sarà il concerto di Lavinia Mancusi del 28 giugno con ¡REVOLUCIONARIA! Non si può fare una rivoluzione senza cantare, che promette di essere una serata di grande impatto emotivo. La chiusura di domenica 29 giugno, sempre al Parco della Resistenza, sarà affidata alla simpatia travolgente di Maria Pia Timo con La Romagnola biondo zabaione e al concerto finale di Amara con il suo Amara Live Tour 2025, per concludere in bellezza nove giorni intensi di cultura e divertimento”.
Anche quest’anno non mancherà la parte artistica del Festival con RamificAZIONI – UrbanLandArt, giunto alla quinta edizione: “RamificAZIONI – sottolinea Carlo Moretti, coordinatore artistico del progetto – rappresenta l’evoluzione contemporanea del nostro festival, un dialogo tra tradizione e innovazione attraverso installazioni artistiche che trasformano gli spazi urbani. Quest’anno le opere si svilupperanno nei Giardini della Parrocchia di San Michele Arcangelo, creando un percorso artistico che accompagnerà i visitatori per tutta la durata del festival. L’arte diventa così elemento di coesione sociale, invitando la comunità a riflettere sul proprio spazio e sulla propria identità attraverso linguaggi contemporanei. La curatela di questa edizione è affidata alla dottoressa Francesca Manzini, direttrice del museo Il Correggio”.
Il festival si aprirà sabato 21 giugno, presso i giardini della Parrocchia di San Michele Arcangelo, con l’inaugurazione di RamificAZIONI e il laboratorio di Raku I fuochi di San Giovanni, per proseguire con il Festivalino letterario che vedrà Pietro Marmiroli presentare Sono qui per le amarene di Anna Prandi e la serata musicale con il progetto Parthenias che si esibirà in Siren Tour, incantevole neo-politan world music. Tra gli altri appuntamenti da non perdere: il concerto del Modena Gospel Chorus, serata in memoria di Don Ivano Zanoni (22 giugno), lo spettacolo Storie invisibili – racconti di donne invincibili narrate da Maria Giulia Campioli e accompagnate dalle sonorità dei Tupamaros (23 giugno), la presentazione del libro Oltre l’abisso di Elisabetta Tagliati in collaborazione con il Centro Antiviolenza Vivere Donna (25 giugno), e i concerti folk di Marmaja e I Giorni Cantati.
La manifestazione gode del patrocinio del Comune di Novi di Modena e della Regione Emilia-Romagna, oltre al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi.