100 nuovi alberi al Parco della Cappuccina

Le nuove piante, di cui si devono ancora scegliere le specie più idonee, comporteranno benefici ambientali fornendo maggiore ombra alle aree attrezzate e lungo i percorsi che si snodano attraverso il Parco. L’idea è quella di inserire due nuovi filari, uno al limitare dell’area est e l’altro lungo il percorso ciclopedonale su via Lenin dove verrà reintegrato il filare su strada con quattro nuovi alberi ad oggi mancanti. Altre piantumazioni sono previste a nordest per incrementare la presenza arborea in prossimità dell’area boscata adiacente. Al vaglio anche una modifica alla composizione dei miscugli di semi per il prato fiorito che il progetto originario diversificava per settori e relative cromie.

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Foto di Fabrizio Bizzarri

100 nuovi alberi al Parco della Cappuccina. E’ stata questa la proposta di cui si è discusso durante la Consulta Ambiente dello scorso 5 giugno in recepimento della mozione presentata in Consiglio Comunale dalle forze di maggioranza le quali chiedevano “un maggior numero di piantumazioni”. I tecnici del Settore S4 – Pianificazione e sostenibilità urbana del Comune di Carpi ha individuato le aree del parco che possono essere interessate da un progetto di infoltimento di alberi e arbusti di cui 9 di prima grandezza (come ad esempio paulownia, tiglio, noce, farnia e frassino maggiore), 60 di seconda grandezza (come gelso, carpino, liquidambar e acero campestre) e 23 di terza (come albero di Giuda, melo da fiore, nespolo, pero). I cento nuovi alberi, di cui si devono ancora scegliere le specie più idonee, comporteranno benefici ambientali fornendo maggiore ombra alle aree attrezzate e lungo i percorsi che si snodano attraverso il Parco. La scelta è infatti quella di inserire due nuovi filari, uno al limitare dell’area est e l’altro lungo il percorso ciclopedonale su via Lenin dove verrà reintegrato il filare su strada con quattro nuovi alberi ad oggi mancanti. Altre piantumazioni sono previste a nordest per incrementare la presenza arborea in prossimità dell’area boscata adiacente. Al vaglio anche una modifica alla composizione dei miscugli di semi per il prato fiorito che il progetto originario diversificava per settori e relative cromie.

Una notizia che non può che rallegrare anche se, come suggerito in sede di Consulta, sarebbe necessario migliorare la biodiversità di un parco nato – sulla carta – come parco campagna, attraverso l’inserimento di siepi e zone d’acqua. Auspicabili anche meno sfalci e trinciature dei prati con mezzi di grandi dimensioni per favorire la presenza di insetti impollinatori e avifauna. Sono tanti i parchi carpigiani in cui i bambini possono giocare sulle attrezzature a loro dedicate, la Cappuccina è nata con uno spirito differente. Luogo di connessione tra più aree verdi, questo parco, che potrebbe diventare un prezioso corridoio ecologico, non ha ancora trovato la sua identità. Un approccio teso alla rinaturalizzazione dell’area sarebbe auspicabile per creare ambienti più sostenibili, biodiversi e resilienti, migliorando la qualità dell’ambiente urbano e promuovendo al contempo il benessere della cittadinanza.

J.B.

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