Attraversamento di via Roosevelt, serve un semaforo!

Attraversare via Roosevelt, a ridosso del passaggio a livello, a piedi o in bicicletta è un vero e proprio terno al lotto. Nonostante vi siano le strisce pedonali infatti, l’attraversamento non è regolato da un semaforo e pertanto giungere sani e salvi dall’altra parte è tutt’altro che scontato.

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Attraversare via Roosevelt, a ridosso del passaggio a livello, a piedi o in bicicletta è un vero e proprio terno al lotto. Nonostante vi siano le strisce pedonali infatti, l’attraversamento non è regolato da un semaforo e pertanto giungere sani e salvi dall’altra parte è tutt’altro che scontato. L’asse, si sa, è molto trafficato e la vicinanza alla curva rende difficoltoso per gli automobilisti provenienti da viale Manzoni vedere con un certo anticipo se qualcuno è in procinto di avventurarsi sulle strisce bianche. Da mesi la strada è interessata da un cantiere che ha messo a dura prova esercenti e residenti, congestionando fortemente la viabilità. Certo non è l’opera di desigillazione, e la conseguente realizzazione di vasche per la messa a dimora di arbusti e alberi, a essere messa in discussione, bensì, come spesso accade, la definizione delle priorità dei nostri amministratori. Ben vengano tutte le azioni tese a rendere la nostra città più resiliente a fronte di un clima mutato ma la sicurezza e l’incolumità di pedoni e ciclisti dovrebbero essere messe in cima alla lista delle azioni da mettere in campo. Un imperativo assoluto. Azioni che peraltro non richiedono grossi esborsi di denaro pubblico e che possono trovare concretezza in tempi rapidi. Lungo via Roosevelt corre una lunga pista ciclabile in sede separata, a eccezione del tratto in prossimità del vecchio mulino, percorsa ogni giorno da numerosi ciclisti, nonché da persone a passeggio: perché allora non mettere mano anche all’attraversamento a ridosso del passaggio a livello per garantire così a tutte le fasce più deboli della strada di oltrepassare l’asse in completa sicurezza? Le strisce ci sono già ora serve un semaforo che regoli l’attraversamento! E’ inutile riempirsi la bocca di mobilità alternativa se poi a mancare sono le infrastrutture.

Jessica Bianchi

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