E’ deluso e rattristato Antonio Manfredini, conosciutissimo arrotino carpigiano, perché è proprio dalla sua città, dalla sua piazza, che è stato estromesso. “Da due anni a questa parte – spiega – lavoravo ogni giovedì, in occasione del mercato settimanale, nella piazzola riservata anche agli alimentaristi in via Ugo da Carpi. La concessione aveva una durata biennale e quindi, in concomitanza con la scadenza, mi sono recato al Suap, lo Sportello Unico per le attività produttive, per ottenere il rinnovo. Con mia enorme sorpresa e altrettanto disappunto mi sono però sentito dire che la concessione era sospesa e pertanto dal 9 aprile io non posso più lavorare a Carpi”.
Manfredini, a bordo del suo furgone, che funge da laboratorio artigianale ambulante, è presente in numerosi mercati in varie città della nostra Regione: “il mio è un mestiere che sta scomparendo. Gli arrotini sono una razza in via d’estinzione ed è un vero peccato che siano proprio i miei concittadini a non poter più usufruire del mio lavoro. Sono davvero deluso perché ogni volta che ho bussato alla porta dell’assessore alle attività commerciali così come del Suap e delle associazioni di categoria non ho ricevuto alcuna riposta certa ed esaustiva. Non fanno altro che rimpallarsi a vicenda e io nel frattempo – conclude Antonio Manfredini – me ne devo restare con le mani in mano. Non chiedo mica di avere dei vantaggi o dei privilegi ma dove lo trovano un altro arrotino? Perché a Carpi è sempre tutto così complicato? Perché qui tutti si fanno di nebbia e non danno risposte?”.
J.B.
