Se già la prima edizione, nel 2024, aveva raggiunto numeri sopra le aspettative, quella di quest’anno ha superato ogni possibile previsione: si tratta della seconda edizione di In Arte Danza, il concorso promosso da Ushac e CSI Carpi, con il patrocinio del Comune, per chiamare a raccolta le realtà di danza del territorio e non solo, in una manifestazione che vuole essere sin dal suo esordio inclusiva, e dare spazio anche ai danzatori con disabilità.
Sono state quasi 800 (755 per la precisione) le ballerine che hanno svolto 177 coreografie, durante l’esibizione svoltasi dalle ore 9.00 del mattino alle 22.30 di domenica 18 maggio presso la palestra Margherita Hack di Carpi.
Due gli ambiti di gara – Urban (comprendente Hip Hop, Popping, Lockin, Break Dance, House, Waacking, Dancehall, Videodance) e Danze Accademiche (Modern, Contemporaneo, Classico/Neoclassico, Danza di Carattere) – entrambi suddivisi in quattro categorie: Under 9, Children (9-12 anni), Junior (13-16 anni) e Senior (over 16).
La Giuria, che ha premiato i primi tre classificati per ogni stile e categoria e, in alcuni casi, borse di studio, era composta da Paola Masi, Hektor Budlla, Laura Bernardini e Ricky Bennetazzo, i quali hanno espresso un giudizio valutando Tecnica, Musicalità, Coreografia e Interpretazione.
“Siamo i primi a essere francamente sorpresi da una tale, entusiastica partecipazione – commentano i promotori, Carlo Alberto Fontanesi di USHAC e la responsabile Danza di CSI Barbara Freda – perché speravamo sì di superare i numeri della prima edizione, ma non ci aspettavamo minimamente di raggiungere queste dimensioni. Si tratta di un record che ci ha portato alla decisione di dividere l’edizione 2026 in due giornate, per dare modo a tutti, danzatori e pubblico, di prendere parte alla manifestazione in orari più centrali.
Ovviamente ci fa molto piacere tutto questo entusiasmo, perché significa che In Arte Danza risponde a un bisogno del territorio, sia a livello artistico-sportivo che di integrazione”.