Gli attori di Manolibera calcano il palcoscenico del Teatro del Popolo di Concordia

La terza settimana del 27esimo Festival Internazionale delle Abilità Differenti offre un doppio appuntamento a teatro. Martedì 20 maggio, alle 21, al Teatro del Popolo di Concordia, va in scena Il viaggio di Noè, prima epica avventura biblica della compagnia teatrale integrata Manolibera. Mercoledì 21 maggio, alle 10:30, presso il cinema Eden di Carpi, andrà in scena L’Arrago, spettacolo prodotto da Teatri di Bari e rivolto al pubblico delle scuole. Protagonista e autore è Christian Di Domenico, affermato attore e pedagogo teatrale, che con una narrazione intensa affronta il tema del bullismo.

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La terza settimana del 27esimo Festival Internazionale delle Abilità Differenti offre un doppio appuntamento a teatro. Martedì 20 maggio, alle 21, al Teatro del Popolo di Concordia, va in scena Il viaggio di Noè, prima epica avventura biblica della compagnia teatrale integrata Manolibera. Il racconto del Diluvio Universale prende vita in una messinscena drammatica e ironica, che vede Noè – uomo giusto e amante della natura – alle prese con una vera e propria arca di umanità e di specie animali. Scelto da Dio per salvare la vita sulla Terra, è anche un marito alle prese con una moglie esasperata e dei figli ribelli, in una commedia drammatica che parla a tutti noi di cambiamento, resistenza e speranza. Il testo è di Giampiero Pizzol, la regia e l’adattamento a cura di Vittorio Possenti. Ingresso a pagamento, prenotazioni su CLAPPIT direttamente sul sito del Festival.

Mercoledì 21 maggio, alle 10:30, presso il cinema Eden di Carpi, andrà in scena L’Arrago, spettacolo prodotto da Teatri di Bari e rivolto al pubblico delle scuole. Protagonista e autore è Christian Di Domenico, affermato attore e pedagogo teatrale, che con una narrazione intensa affronta il tema del bullismo e della genitorialità, raccontando la lotta di un padre per comprendere e amare un figlio in difficoltà. Il termine “arrago”, tratto dal dialetto barese, indica una lite o uno scontro, ma qui diventa metafora di una trasformazione che dalla frattura porta alla rinascita. Un padre e un figlio si affrontano, un conflitto che tocca le corde più profonde della relazione genitoriale. Il bullismo, il disagio giovanile, l’incomunicabilità e la musica trap diventano strumenti di un racconto universale: la difficoltà di amare, ascoltare, e la decisione di restare, di esserci. La pièce è un’occasione formativa e toccante per studenti e insegnanti, per ritrovare insieme il senso del dialogo e della cura. Lo spettacolo è a ingresso gratuito ma su prenotazione degli istituti scolastici.

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