Ha da poco aperto le porte alla cittadinanza il Parco Città d’Europa in via Corbolani, nella cosiddetta Oltreferrovia. La scelta degli esemplari arborei messi a dimora è ricaduta principalmente su specie autoctone e tipiche del nostro territorio, adatte ai fattori bioclimatici e al basso consumo idrico.
Il carattere predominante richiama il paesaggio agrario padano, con specie rustiche e longeve, alternate a essenze dal valore ornamentale per arricchire il parco di forme e colori differenti durante tutto il corso dell’anno.
Sono poi state previste delle alberature di diversa grandezza per distinguere i viali dalle aree adibite alla sosta.
FILARI ARBOREI – Nel viale principale vi sono carpini bianchi (che arrivano a un’altezza di 15 metri). Nei percorsi secondari sono stati piantati peri da fiore, di dimensioni più contenute (arrivano a 10 metri di altezza), che fioriscono in primavera.
STANZE VERDI – Per rafforzare la maglia agricola e generare le stanze verdi del parco, sono previsti filari plurispecifici di piante ornamentali di terza grandezza (tra i 3 e gli 8 metri di altezza), caratterizzati da una varietà di forme e colorazioni, tra i quali aceri, alberi di Giuda, ciliegi giapponesi, gelsi bianchi, paulonie. La varietà dei portamenti, le diverse grandezze, le colorazioni e fioriture generano a livello prospettico dei filari movimentati e dalle forti variazioni stagionali
RIMBOSCHIMENTI – Il ritorno alla naturalità vede il ripristino di un sistema di macchie boscate che caratterizzavano un tempo il territorio e che hanno una forte valenza in termini ambientali. Le querce, l’acero, il carpino definiscono il carattere principale della vegetazione di queste aree: essenze dominanti nella composizione strutturale del bosco perimetrale. La composizione del bosco è completata da altre piante come il leccio, il frassino, il pioppo e il gelso (Morus alba) che pur conservando il carattere del paesaggio agrario, attribuiscono all’area una maggiore diversità compositiva, per colorazione fogliare, specie nei mesi autunnali, per forma e velocità di accrescimento.
I NUMERI
Percorso principale: 28 carpini
Percorsi secondari: 81 peri da fiore
Stanze verdi: 55 aceri, 55 alberi di Giuda, 55 gelsi, 55 ciliegi giapponesi, 55 paulonie.
Rimboschimenti: 21 aceri campestri, 22 tigli, 20 meli, 20 lecci; 223 aceri campestri, 223 querce, 178 frassini (ornielli), 148 gelsi, 148 tigli, 119 frassini meridionali, 89 carpini, 89 pioppi bianchi, 89 pioppi neri, 60 amoli, 60 ciliegi, 60 salici bianchi.
Insomma, come si dice, son piccoli ma… cresceranno e quando questo accadrà, secondo i tempi della natura e grazie a una costante e attenta manutenzione, anche questo parco regalerà ombra e frescura. Ci vediamo tra una decina d’anni…
J.B.