A settembre dello scorso anno è nato il canale di messaggistica istantanea Whatsapp Città di Carpi: eventi. Uno strumento creato per comunicare le iniziative di carattere culturale e aggregativo organizzate e finanziate dal Comune di Carpi. Doveva essere il primo di altri canali tematici utili, come quello per esempio, della comunicazione e gestione delle emergenze, canale di cui però, non vi è ancora traccia.
Venerdì 16 maggio nel primissimo pomeriggio è stata diramata una nota stampa nella quale si avvertiva che, da lì a poco, sarebbe stata interrotta l’erogazione dell’acqua in tutta la città di Carpi, frazioni comprese, a causa di una importante rottura nell’adduttrice.
Imprevisti come questi, pur non rientrando nel novero delle emergenze, rappresentano comunque un notevole disagio soprattutto per alcune tipologie di imprese ed esercizi pubblici.
Una comunicazione tempestiva e capillare è pertanto fondamentale per tentare di contenere i danni e, qualora sia possibile, adottare qualche contromisura.
Su questo fronte occorre decisamente migliorare affinché nessuno possa più dire, e con ragione, “io non sono stato avvertito” come hanno lamentato in tanti lo scorso venerdì.
Certo un canale dedicato a questo tipo di comunicazioni di servizio, seppur coi suoi limiti dal momento che prevede un’iscrizione, potrebbe essere d’aiuto ed è dunque il caso di accelerare in tal senso.
Ciò che invece potrebbe davvero fare la differenza sarebbe un sms di Alert da inviare alla cittadinanza in caso di necessità. Qualche esempio? Un incendio, un incidente che paralizza un asse viario, la presenza di alberi schiantati o rami pericolanti in caso di nubifragi violenti…
“Ho chiesto alla Protezione Civile dell’Unione terre d’Argine – commenta il sindaco Riccardo Righi – di verificare se, a fronte di uno scenario di rischio o di una emergenza locali, è possibile utilizzare il sistema nazionale di allarme pubblico, IT-alert, qualora fosse necessario informare in modo diretto, capillare e rapido la popolazione”.
D’altronde nella stessa Direttiva del Ministro per la protezione civile e le politiche del mare del 7 febbraio 2023, si legge che in prospettiva tutte le componenti del Servizio nazionale di protezione civile potranno utilizzare direttamente IT-alert. L’auspicio naturalmente è che non vi sia mai alcun bisogno di ricorrervi ma essere attrezzati e farsi trovare pronti in caso di necessità è fondamentale per garantire una corretta e tempestiva informazione.
Jessica Bianchi