E’ stato ripulito e vuotato e ora varcarne la soglia ha qualcosa di surreale. Dopo essere stato acquistato dai tre imprenditori Claudio De Minico (quale capofila e socio di maggioranza), Michele Ciao e Marco Nannetti, lo stabile dell’ex Supercinema 70 è pronto a cambiare pelle ma per ora conserva ancora il fascino del passato. La stanza da dove venivano proiettati i film, le vecchie bobine, le attrezzature, i manifesti… tutto giace ancora lì.
Gli ambienti un tempo vocianti, ormai vuoti, paiono sospesi, avvolti in una bolla senza tempo. La luce filtra dalle porte e taglia l’enorme sala che, priva di poltrone, si rivela in tutta la sua grandezza. La polvere galleggia nell’aria conferendo a quello spazio un alone quasi misterioso. Intrisa di ricordi, l’ex sala cinematografica racconta la storia di una città intera. Sì perchè dentro al Supercinema si condensa una memoria collettiva. Il primo bacio, il primo film ammirato sul grande schermo…
Dentro a quella sala tante storie personali si sono intrecciate a quelle dei personaggi che si muovevano sullo sfondo. Pezzo dell’identità cittadina, il complesso immobiliare eretto nel 1968 resterà in piedi ma si trasformerà completamente.
“L’intenzione – spiega l’ingegner Massimo Barbi, progettista incaricato dalla cordata di imprenditori – è quella di ridare luce e lustro a questo angolo di centro storico dopo anni di abbandono e degrado. Anziché demolirlo lo si preserverà per farlo diventare parte integrante del contesto in cui si trova”.

L’ingresso del fabbricato verrà manutenuto mentre il piano terra, prosegue l’ingegnere, “verrà convertito in autorimessa e attività commerciali, come un bar, un ristorante, una libreria… Saranno 30 i posti auto a servizio della ventina di appartamenti che verranno realizzati e che saranno dotati di grandi terrazze da cui si potrà ammirare la cupola della Cattedrale. La costruzione sarà una sorta di ‘elle’ affacciata sulle vie Bellentanina e Rodolfo Pio e, nello spazio vuoto sopra alla copertura del garage, creeremo un grande giardino pensile. Un polmone verde che, oltre a garantire ulteriore bellezza all’intero complesso e uno standard di vita ancor più alto ai residenti, sarà in grado di attutire lo scolo dell’acqua piovana verso la fognatura”.
Nei prossimi mesi proseguiranno le indagini e la raccolta dei dati necessari per redigere il progetto definitivo dopodiché partirà la fase autorizzativa.
Jessica Bianchi