Sabato 10 maggio, all’imbrunire, la fontana che si trova nei Giardini del Teatro Comunale, si illuminerà di viola in occasione della Giornata mondiale del Lupus eritematoso sistemico, per sensibilizzare su questa malattia cronica invalidante che colpisce soprattutto le donne.
L’illuminazione dei presidi ospedalieri e di monumenti e luoghi in tutta Italia con il colore viola, simbolo della lotta al Lupus, è un’iniziativa, intitolata Accendiamo i riflettori sul Lupus, del Gruppo LES italiano a cui il Comune di Carpi ha aderito. “Il Lupus è una malattia sistemica, coinvolge tutti gli organi del corpo, nessuno escluso, ed è autoimmune. È una malattia che può mimarne tante altre, e anche per questa ragione prima di arrivare a una diagnosi ci possono volere anche 20 mesi, come è emerso da una ricerca della Società Italiana di Reumatologia. La situazione rispetto ad anni fa va decisamente meglio, ma è importante che si arrivi sempre prima alla diagnosi per iniziare le terapie, contenendo così il danno d’organo. Oggi, abbiamo più farmaci a disposizione – premette Rosa Pelissero, Presidente del Gruppo LES Italiano ODV -. Ben vengano iniziative come questa: contribuiscono a portare l’attenzione sulla malattia, sulle persone che ne sono affette e sui caregiver. Il Lupus è una malattia che non si vede ma c’è, e se non trattata tempestivamente compromette seriamente la qualità di vita di chi ne è affetto”.
Quali i segni che potrebbero far sospettare il Lupus?
Oltre a quelli cutanei come l’eritema a farfalla sul volto, il Lupus presenta dolori muscolo-scheletrici, febbricola, astenia, interessamento renale che in circa il 30% dei casi può essere anche il sintomo di esordio, problematiche cardiovascolari, ipertensione sanguigna e polmonare, disturbi neuro-cognitivi. In Italia si stima che siano colpite circa 30.000 persone, di cui 9 su 10 sono donne in età fertile. È una malattia che se non viene curata tempestivamente può essere molto invalidante, sotto tutti i punti di vista (relazioni, lavoro, socialità…) e richiede una presa in carico multidisciplinare. Tra le complicanze più diffuse ci sono quelle ai reni (Nefrite lupica) nel 30-40% dei casi, cardio polmonari, il Lupus Neuropsichiatrico che comporta anche disturbi cognitivi come difficoltà di attenzione, memoria, e il Lupus cutaneo (LED) che interessa in particolare la pelle. Inoltre, la malattia può accompagnarsi ad altre patologie.