Concentrico lascia il Parco della Cappuccina e torna in centro storico

Concentrico Festival compie dieci anni e torna alle origini: dal 7 al 14 giugno infatti la kermesse, dopo l’esperienza del Parco della Cappuccina, torna in centro storico. Un festival “diffuso - spiega Maddalena Caliumi, presidentessa dell’associazione culturale AppenAppena Aps - che come sempre non ha un tema, bensì un tempo. Quello della contemporaneità. Il nostro desiderio infatti è quello di offrire una programmazione capace di intercettare la complessità dell’oggi”.

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Da sinistra Moreno Daolio (Coop Alleanza 3.0), Giuliano Albarani, Maddalena Caliumi, Riccardo Righi, Enrico Campedelli, (Fondazione Cr Carpi) e Cristina Rossi (Conad)

Concentrico Festival compie dieci anni e torna alle origini: dal 7 al 14 giugno infatti la kermesse, dopo l’esperienza del Parco della Cappuccina, torna in centro storico.

Nato in punta di piedi nel 2015, il festival di teatro all’aperto è diventato grande: “sono stati dieci anni di fatiche e bellezza. Avevamo un sogno – spiega Andrea Rostovi, dell’associazione culturale AppenAppena Aps – in cui abbiamo creduto e investito”. Una manifestazione che, aggiunge il sindaco Riccardo Righi, “ha continuato a crescere nel corso del tempo, attraendo un numero di persone sempre maggiore anche da fuori Carpi. Un festival di cui sono orgoglioso e che sono felice torni nella sua location ideale, ovvero il cuore della nostra città”.

Concentrico è entrato di diritto, insieme a Festival Filosofia e Festa del Racconto, “nel palinsesto annuale degli eventi cittadini. Manifestazioni permanenti, riconoscibili e connotanti la nostra identità culturale. Concentrico – sottolinea l’assessore alle Politiche culturali, Giuliano Albarani – ci aiuta ad ampliare la nostra capacità di intercettare pubblici differenti poiché si rivolge a uno spaccato di società che altrimenti rischierebbe, nel nostro territorio, di restare a bocca asciutta. Carpi è una città affamata di cultura”.

Un festival “diffuso – aggiunge Maddalena Caliumi, presidentessa dell’associazione culturale AppenAppena Aps – che come sempre non ha un tema, bensì un tempo. Quello della contemporaneità. Il nostro desiderio infatti è quello di offrire una programmazione capace di intercettare la complessità dell’oggi”. Vari i luoghi in cui si svolgeranno gli eventi: Piazza Martiri sarà il palcoscenico per gli spettacoli di circo contemporaneo e teatro partecipato, i Giardini del Teatro Comunale ospiteranno lo chapiteau e Concentrico Junior, l’area dedicata ai più piccoli e curata dalla Cooperativa Giravolta, in Piazzale Re Astolfo sorgerà l’Arena interamente progettata e costruita per il decennale del Festival, sostenuta dai main sponsor Aimag e Sinergas, dove andranno in scena spettacoli teatrali, danza e show musicali, il cortile d’Onore di Palazzo Pio farà da cornice a una prima nazionale, mentre nel Cortile di Levante vi sarà Concentrico Plus, con musica, performance e il servizio food & drink a cura di Nonno Pep.

“Il programma della decima edizione – aggiunge Maddalena Caliumi – ci porterà a scoprire e affrontare molteplici vite. Ci condurrà attraverso storie personali e storia collettiva, verso paesaggi, luoghi e suoni senza confini. Non ci sono regole per conoscere e riflettere, non c’è una linea netta che porta al futuro ma un percorso fatto delle storie di ogni giorno. Questi sono i nostri primi dieci anni vissuti intensamente, questa la nostra storia”.

Gabriele Melegari ideatore della maglietta del Festival

IL PROGRAMMA

Ad aprire la rassegna sarà la Compagnia Licia Lanera – sabato 7 giugno – con Altri Libertini: tre racconti tratti dall’omonimo libro di Pier Vittorio Tondelli che diventano una sola voce scenica, in un viaggio teatrale tra rabbia, solitudine e desiderio. Dalla morte di Tondelli, per la prima volta in Italia, Licia Lanera ha ottenuto i diritti per la messa in scena dell’opera. Domenica 8 giugno Valerio Aprea porta in scena LAPOCALISSE una serie di monologhi scritti per lui da Marco D’Ambrosio in arte Makkox, in un assolo iperbolico intorno al concetto di cambiamento in cui comicità e assurdo divengono strumenti affilati per scongiurare il grande spauracchio dell’apocalisse.

Lunedì 9 giugno Niccolò Fettarappa e Nicola Borghesi saranno in scena con la nuova produzione Uno spettacolo italiano. Due artisti di teatro si trovano a vivere in un’Italia in cui non c’è più spazio per i loro spettacoli di sinistra. La storica egemonia culturale è terminata quindi devono diventare artisti di destra.
L’autrice e interprete Roberta Biagiarelli propone Pazi Snajper, sull’assedio di Sarajevo, affiancata da Sandro Fabiani per la regia di Luca Bollero. L’Arena Aimag mercoledì 12 giugno ospiterà una tra le compagnie più innovative del panorama del teatro fisico e della danza: Balletto Civile con Maurizio Camilli e Osayi Osawaru in Davidson liberamente tratto dalla sceneggiatura Il Padre Selvaggio di Pier Paolo Pasolini.

Giovedì 13 giugno si torna alla parola con in scena la Lectio erotica & Sentimenti di e con  Maura Gancitano e Andrea Colamedici, filosofi, scrittori, ideatori del progetto Tlon scuola di filosofia, casa editrice e libreria teatro. Erotica & Sentimenti è un viaggio intimo e collettivo nell’educazione emotiva e relazionale, lontano da norme e galatei.

Il weekend comincia con le performance A/V con musica elettronica e visual (venerdì 13 giugno): Femina di Riccardo Giovinetto e Does It still Matter di Noemi Büchi (Svizzera / Francia) sempre all’interno dell’Arena Aimag.

La rassegna si concluderà sabato 14 giugno con il ritorno a Concentrico di Ascanio Celestini con il nuovo spettacolo: Poveri Cristi. Un racconto teatrale che dà voce a chi voce non ha: ultimi, dimenticati, invisibili.  Il Festival proporrà al pubblico anche una performance in prima nazionale con il ritorno del Teatro Tascabile di Bergamo con La luce del nero all’interno del Cortile d’Onore di Palazzo Pio venerdì 13 giugno. Una danza notturna per spazi aperti, in cui otto attori sui trampoli tracciano “una danza della luce” con movimenti rituali sulle note del Boléro di Ravel.  Anche quest’anno non mancherà il circo contemporaneo. La compagnia svizzera Théâtre Circulaire proporrà sotto il suo chapiteau nei Giardini del Teatro Comunale lo spettacolo per tutti Porte-À-Faux (in replica dal 7 al 10 giugno), un’opera per due clown, un musicista e parecchie porte. Sabato 14 giugno come evento speciale, sempre ai Giardini, la compagnia Molino Rosenkranz proporrà due installazioni gratuite per i più piccoli in replica durante la giornata. Il primo weekend del Festival Piazza Martiri diventerà un magnifico palcoscenico per il circo contemporaneo. Si comincia sabato 7 giugno con Circo Zoé compagnia italo-francese e il grande spettacolo di piazza Naufragata: un viaggio poetico e visionario che racconta l’arte come moto perpetuo e il circo come condizione dell’anima.
Domenica 8 giugno in Piazza arriva La Dyane della compagnia belga Sitting Duck: un’avventura surreale e poetica tra realtà e immaginazione. Tre clown in panne con la loro auto affrontano un viaggio grottesco e incerto, sospesi tra attese beckettiane e tempeste interiori. Tornano in piazza, sabato 14 giugno, anche Gli Omini con la rivisitazione di uno spettacolo storico della compagnia, La coppa del santo. Se non sapete più a che santo votarvi, venite a votare i santi.

Ad aprire le danze nell’area di Concentrico Plus, sabato 7 giugno, sarà il dj set del collettivo locale River Gabelo. Domenica 8 giugno sarà il momento per il concerto di Petit Solo Diabaté & E-Wired Empathy: un incontro tra le radici dell’Africa occidentale e la frontiera della musica contemporanea. Una performance che unisce la tradizione griot del Burkina Faso con l’elettronica analogica, il jazz globale e l’improvvisazione istantanea. Mercoledì 11 giugno a Concentrico plus arriva il circo con la compagnia italo-francese Madame Rebiné nel Giro della Piazza. Giovedì 12 giugno largo a WO.OW. Street magic & comedy show del Mago Mpare. Uno spettacolo di magia dove il cabaret e il close up (micromagia) si mescolano in un unico ingrediente. Venerdì 13 giugno live di RYF, progetto solista di Francesca Morello, cantautrice e chitarrista ravennate. Attraverso un mix di electro-punk, darkwave e attivismo queer, RYF dà voce a diversità e identità non conformi.

Un’altra novità dell’edizione 2025 è la presentazione di una tappa del progetto T.S.O. – Teatro Sanitario Obbligatorio con l’esito del laboratorio teatrale Punto Fermo svolto in collaborazione con Cooperativa Aliante, Social Point e Ushac che andrà in scena lunedì 9 giugno nella cornice di Concentrico Plus.
A seguire ci sarà presentazione del progetto Velo Modena con Ampia APS e Amazzonia Sviluppo ODV che accompagneranno tutta la manifestazione con il proprio stand di cargo bike. Ampia APS è un’associazione inclusiva che opera a favore di persone di ogni fascia d’età, dall’infanzia alla terza età, fornendo interventi di supporto educativo ad individui con disturbi del neurosviluppo, neurodivergenze e patologie neurocognitive, con l’obiettivo di promuovere qualità di vita, autonomia, integrazione sociale e lavorativa.

Per informazioni e prenotazioni: T. +39 338 2923478 (WhatsApp) info@concentricofestival.it,  www.concentricofestival.it

J.B.

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