Buche, erba alta e rami spezzati al Parco di Piazzale della Repubblica, esasperati i residenti

Il Parco di Piazzale della Repubblica, in zona Morbidina, versa in condizioni a dir poco impietose. A essere compromessi infatti non sono soltanto decoro ed estetica, bensì la stessa sicurezza dei residenti e di tutti coloro che lo frequentano a causa di buche molte profonde che si sono allargate nei sentieri pedonali.

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Il Parco di Piazzale della Repubblica, in zona Morbidina, versa in condizioni a dir poco impietose. A essere compromessi infatti non sono soltanto decoro ed estetica bensì la stessa sicurezza dei residenti e di tutti coloro che lo frequentano. L’area verde è infatti al centro di un vero e proprio ginepraio: “il parco – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune di Carpi, Serena Pedrazzoli – è di proprietà dell’ente pubblico ma la convenzione urbanistica stipulata prevede che la manutenzione del verde spetti ai privati in modo perpetuo”.

Trovare una quadra è però più complesso di quanto sembri dal momento che oltre ai condomini ci sono villette che non hanno un amministratore con cui rapportarsi e l’area insiste in un comparto non ancora completato e con varie abitazioni in fase di costruzione. I residenti sono da tempo sul piede di guerra: l’erba è alta un metro, i violenti temporali che si sono abbattuti sulla città nei mesi scorsi hanno divelto rami e abbattuto intere branche di alberi e, soprattutto, nei sentieri pedonali che attraversano l’area si sono create delle buche molte profonde.

“Lo scorso settembre, dopo aver assistito alla caduta di alcuni bambini a causa delle buche, – spiega Maria Letizia Mora, una residente – ho iniziato a segnalarne con insistenza la pericolosità agli uffici comunali competenti e dopo vari tentativi degli operai hanno piazzato delle transenne e dei nastri per avvertire della presenza di questi affossamenti che peraltro continuano a sprofondare e ad allargarsi. Da allora nulla è stato fatto per risanare una situazione diventata ormai insostenibile”. L’assessore sulla questione dei pedonali precisa che “ve ne sono alcuni interni al parco di competenza del comune e altri che insistono sui garage interrati di competenza del condominio”. Un rimpallo di responsabilità che si trascina da tempo mentre il degrado avanza inesorabile.

“Quando nel marzo dello scorso anno ho acquistato il mio appartamento – sottolinea la signora Mora – nessuno mi aveva detto che il taglio dell’erba e la potatura degli alberi sarebbe stata anche a carico mio e sul rogito non vi è traccia di tale accordo col comune. Potete quindi immaginare la mia sorpresa quando sono venuta a saperlo: un fulmine a ciel sereno. Sia chiaro, io sono mediamente soddisfatta dell’operato dell’amministrazione e sono conscia della diminuzione di risorse a disposizione ma invito gli assessori al Verde e all’Urbanistica a fare un sopralluogo in questa giungla disseminata di buche. Occorrono interventi urgenti, procrastinare non serve a nulla se non a peggiorare una situazione già fortemente compromessa”.

I condomini, va avanti Maria Letizia Mora, sono disposti ad “assumere un’impresa di giardinieri che si prenda cura del parco ma, a quel punto, deve diventare privato. In caso contrario che se ne faccia carico il comune e mandi a ciascuno di noi una tabella millesimale necessaria per stabilire l’entità del contributo di ogni condomino nella ripartizione delle spese. Il nervo scoperto è che l’area verde insiste in un comparto non ancora terminato e dunque il comune non saprebbe a chi presentare il conto… Un problema di cui non possiamo però farne le spese noi residenti. Siamo davvero esasperati”. Uno stallo insostenibile che richiede di essere superato al più presto prima che qualcuno si faccia male.

Jessica Bianchi

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