Grande successo per la terza edizione del Novi Music Festival, il ciclo di concerti promosso dal Comune di Novi di Modena e con la direzione artistica di Massimo Malavasi, dedicato agli amanti della musica e finalizzato alla promozione della cultura musicale. Il pubblico è stato numerosissimo e ha accolto con entusiasmo tutti gli artisti che si sono esibiti: da Jazz Lag, gruppo milanese che ha presentato musica swing e gipsy, con un particolare omaggio a Django Rejnhard, il più importante artista manouche all’ensemble fiorentino Etruria Barocca diretto dal maestro Dimitri Betti, specializzato nel repertorio di musica barocca eseguita con strumenti antichi che ha eseguito lo Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi e ha presentato in prima esecuzione in età moderna due delle sonate da chiesa di Tomaso Albinoni, recentemente ritrovate in un archivio viennese. E, ancora, la pianista ungherese Krisztina Fejes che ha presentato un applauditissimo recital dedicato ai grandi autori di musica pianistica italiani e ungheresi, da Clementi a Liszt, a Bartok, senza risparmiare i bis. Il giorno successivo ha tenuto una seguitissima masterclass per giovani studenti di pianoforte. Gran finale con Le Musiche del Presente del compositore e pianista novese Massimo Malavasi accompagnato da Armonya Nova Ensemble. Per il terzo anno Malavasi ha presentato le sue composizioni, e in particolare il Concerto per Pianoforte e Orchestra n. 1, in versione per quartetto di saxofoni e, in anteprima, alcuni brani tratti da nuovo musical che sta scrivendo.
Grande soddisfazione per l’apprezzamento che il pubblico, ogni anno più numeroso, ha dimostrato nel seguire e applaudire una proposta musicale che, sin dalla prima edizione, ha evitato i generi musicali di più facile ascolto, per presentare invece alternative di grande spessore artistico che difficilmente trovano spazio nei piccoli paesi. Entusiasta anche l’assessore alla Cultura Annalisa Paltrinieri che ha creduto sin da subito nell’idea di un festival musicale che portasse nei luoghi del territorio di Novi generi musicali meno commerciali e spesso erroneamente ritenuti non adatti al grande pubblico, ma che hanno semplicemente bisogno di essere conosciuti. Il festival si è svolto anche quest’anno grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e a Novi360.