Sono esposti anche 17 disegni di Aldo Carpi, provenienti dalla collezione dei Musei di Palazzo dei Pio, nella mostra Se questo è un uomo che ha inaugurato a Parma, nel Palazzo del Governatore e si potrà visitare fino al 17 maggio.
Allestita nell’ambito della nona edizione di Parma 360, Se questo è un uomo. L’arte ricorda. L’umanità resiste, a cura di Chiara Canali e Camilla Mineo, è un’esposizione collettiva di opere realizzate tra il 1945 e il 2025 ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi. Attraverso la rilettura del libro, la mostra propone un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio, e una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze.
Tra le opere esposte ci sono, appunto, i 17 disegni di Aldo Carpi provenienti dal Museo carpigiano: datati 1945, sono ritratti di deportati e scene di vita nel campo di Mauthausen-Gusen dove lo stesso pittore era prigioniero dopo essere stato arrestato a Milano il 23 gennaio 1944. Carpi, all’epoca, era titolare della cattedra di Pittura all’Accademia di Brera della quale fu nominato direttore per acclamazione al rientro a Milano dopo la prigionia. Al campo, Carpi scrisse, rischiando la vita, anche il Diario di Gusen, nel quale, sottoforma di lettere alla moglie, raccontava, dall’interno, la vita dei deportati.