A Stefania Battistini il Premio Odoardo Focherini per la libertà di stampa

“Per aver raccontato, attraverso i suoi reportage, l’orrore della guerra in Ucraina senza lasciarsi fermare o intimorire”.

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La cerimonia di consegna del Premio 'Odoardo Focherini' a Stefania Battistini

“A Stefania Battistini per aver raccontato, attraverso i suoi reportage, l’orrore della guerra in Ucraina senza lasciarsi fermare o intimorire nemmeno quando contro di lei, e il collega operatore Simone Traini, la Russia ha emesso un mandato di cattura. Divenuta per questo oggetto di minaccia ed esposta come bersaglio all’odio che troppo spesso si scaglia contro i giornalisti”: sono queste le prime parole della motivazione con la quale, a Carpi, la giornalista RAI Stefania Battistini ha ricevuto il Premio ‘Odoardo Focherini’ per la libertà di stampa, istituito da Fondazione Fossoli, Associazione Stampa Modenese e Diocesi di Carpi. A consegnarlo alla reporter Paola Focherini, figlia del giornalista proclamato Giusto tra le nazioni e Beato, assassinato dai nazisti per la sua attività di sostegno agli ebrei perseguitati durante la Shoah. Il riconoscimento stesso è stato consegnato nel corso del convegno Libertà di stampa e democrazia, tenutosi presso un luogo dal fortissimo valore simbolico, ovvero il Campo di concentramento di Fossoli, dal quale transitarono, tra gli altri, Primo Levi, Nedo Fiano e lo stesso Focherini.

“Inviata speciale per la Rai – prosegue la motivazione del premio, la cui consegna si è tenuta insieme alla presidente della Fondazione Fossoli Manuela Ghizzoni, al sindaco di Carpi Riccardo Righi, al presidente dell’Associazione Stampa Modenese Pier Paolo Pederiali e all’arcivescovo di Modena e vescovo di Carpi Erio Castellucci – con i suoi servizi ha fornito servizio pubblico, portando idealmente il telespettatore italiano in prima linea nel conflitto. Attraverso un racconto del reale fatto di testimonianze dirette, rumori e anche silenzi, ha saputo trasmettere la crudeltà e la ferocia di una normalità quotidiana sconvolta dalla guerra. Un lavoro giornalistico che l’ha portata a condividere con i soldati l’attesa degli attacchi nei bunker e a documentare in prima persona le violenze atroci commesse sulla popolazione civile.  È per questo che riteniamo che con il suo impegno professionale, a costo di non pochi sacrifici personali, Stefania Battistini si sia adoperata per la difesa e la tutela della libertà di stampa e di informazione e dunque meritevole di questo riconoscimento, intitolato alla memoria di Odoardo Focherini, quest’anno alla sua prima edizione”.

Stefania Battistini con il Premio Odoardo Focherini

Queste le parole di Battistini nel ricevere il Premio: “Questo premio mi ha colpito al cuore, perché Focherini ha combattuto non solo per la verità, ma per la salvezza dell’uomo. E l’idea di avere sempre l’uomo al centro della nostra professione è per d’esempio, e sono dunque felice di essere qui oggi, in un momento storico così convulso e complesso. E spero che gli ideali di democrazia che abbiamo evocato non arrivino mai ad annoiarci, che non li si dia per scontati, dopo decenni di pace. È per me particolarmente emozionante ripassare per questi luoghi, e comprendere che quel che è stato 80 anni fa può riaccadere, perché ci sono molti segnali che ci indicano come nell’attacco della Russia all’Ucraina vi siano spunti genocidari.  Per questo dobbiamo difendere quei valori per i quali i nonni, e padri, lottarono, spesso a costo della vita: perché non sono scontati”.

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