Basket, Sebastian fa canestro e vola a New York per inseguire il suo sogno

Il 18enne carpigiano Sebastian Severi, guardia della Nazareno Basket, grazie a una borsa di studio, quest’estate volerà negli States, a New York, dove ad attenderlo ci saranno la Monroe University e la sua squadra. Un sogno per chiunque abbia mai tenuto tra le mani una palla da basket. “Sono felicissimo. Sarà una sfida e sarà tosta, soprattutto all’inizio. So che non sarà facile lasciare Carpi e stare lontano dalla mia famiglia e dagli amici ma vado a New York per fare ciò che amo. Sono pronto”.

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“Ho ancora tanta strada da fare. Questo non è che l’inizio e davanti a me ho tanto lavoro da fare se voglio raggiungere il mio sogno”. A parlare è il 18enne carpigiano Sebastian Severi, guardia della Nazareno Basket, dove milita da quando non era che un bambino. “Ricordo di aver provato numerose discipline sportive ma nulla mi convinceva davvero. Poi, quando a sei anni ho scoperto la bellezza e l’adrenalina di centrare un canestro, ho capito che il basket era lo sport che faceva per me e da allora non l’ho più mollato”.

Una passione che ha portato avanti “con impegno, costanza e sacrificio” nonostante la difficoltà di coniugarla con gli impegni scolastici: “sono all’ultimo anno del Liceo Fanti, indirizzo linguistico, ed è stata tosta trovare il giusto equilibrio tra studio, partite e allenamenti settimanali, ma ce l’ho fatta. D’altronde – prosegue Sebastian – se vuoi ottenere qualcosa, devi darti da fare. E molto”.

E un primo straordinario risultato Sebastian ce l’ha già in tasca dal momento che, grazie a una borsa di studio, quest’estate volerà negli States, a New York, dove ad attenderlo ci saranno la Monroe University e la sua squadra. Un sogno per chiunque abbia mai tenuto tra le mani una palla da basket.

“Da un anno – spiega Sebastian – partecipo a dei camp estivi e invernali – organizzati dall’International Basketball Academy ideata da Alibegovic, ex giocatore della Fortitudo, con una super carriera alle spalle – durante i quali non solo si ha l’opportunità di fare allenamenti individuali importantissimi per migliorare, ma rappresentano anche una vetrina preziosa. Insieme a una selezione di giocatori dei camp ho preso parte, nell’ottobre scorso, a un torneo a Riga e anche grazie a questa esperienza internazionale, un’agenzia ha creduto in me e ha dato concretezza a uno dei miei principali obiettivi, ovvero quello di giocare nel basket universitario statunitense”.

Sebastian vivrà all’interno del college newyorkese per un anno e, sorride, “se avrò buoni voti e sarò capace di dimostrare il mio valore in campo, questa esperienza potrebbe prolungarsi per un ulteriore anno”.

La National Junior College Athletic Association è l’associazione che raggruppa oltre 500 junior college (o JUCO). Nei JUCO, ed è questo il caso di Sebastian, ci si diploma con una laurea breve dopo due anni ma, spesso, i giocatori migliori vengono reclutati dalle università della Ncaa – National Collegiate Athletic Association per continuare la loro carriera cestistica e mirare sempre più in alto. Veri e propri trampolini di lancio possono davvero rappresentare l’occasione della vita se si hanno tutte le carte in regola…

“Sono felicissimo. Sarà una sfida e sarà tosta, soprattutto all’inizio, perché mi dovrò confrontare con un ambiente nuovo e con un approccio al gioco molto diverso rispetto a quello cui sono abituato, più fisico e maggiormente competitivo ma non vedo l’ora di mettermi alla prova e di imparare quanto più possibile per crescere. Sono grato alla Nazareno che mi ha supportato sino a questo momento e ha contribuito in modo fondamentale alla mia formazione, ora però spetta a me dare il massimo. So che non sarà facile lasciare Carpi e stare lontano dalla mia famiglia e dagli amici ma vado a New York per fare ciò che amo. Sono pronto”.

Jessica Bianchi

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